Star Wars: per Shawn Levy è un privilegio realizzare un film di Guerre Stellari

Il regista di Stranger Things e The Adam Project è stato coinvolto direttamente da Kathleen Kennedy, Presidente della Lucasfilm.

Star Wars è un universo oramai in continua espansione, anche se in realtà tutta la parte cinematografica, da qualche anno a questa parte, ha diversi problemi qualitativi e produttivi. Il tutto è cominciato con una scommessa, nel 1977, quando George Lucas ha lanciato Guerre Stellari (in seguito divenuto Episodio IV: Una nuova speranza) da lì il tutto è stato in ascesa, anche se ci sono stati alti e bassi. Ecco ora, dal punto di vista filmico, la galassia lontana lontana sta vivendo un momento realmente buio a causa della recente trilogia che purtroppo non ha fatto per nulla breccia nel cuore degli appassionati e dei critici.

Star Wars esiste dal lontano 1977, tra alti e bassi

Star Wars - Cinematographe

Mentre invece con le serie di Star Wars sta andando decisamente meglio, con prodotti come The Mandalorian, Ahsoka e Andor che sembrano seguire una linea decisamente più precisa e puntuale, ecco che negli anni a venire comunque vedremo delle nuove pellicole dell’universo. Ad ora ne sono state confermate ufficialmente tre: un film in cui vedremo il futuro dei Jedi, un progetto prequel (diretto da James Mangold) che racconta l’Alba dei Jedi e un lungometraggio di Dave Filoni a conclusione di The Mandalorian e di tutte le serie spin-off ad essa collegate. Ma non è tutto: ci sono infatti una serie di film che, per quanto non siano stati ufficializzati dal punto di vista produttivo, sono comunque in ballo, come la pellicola di Taika Waititi e anche il lungometraggio diretto da Shawn Levy (Stranger Things, The Adam Project).

Quest’ultimo, in realtà, è stato coinvolto nel mondo di Star Wars da relativamente poco tempo ed è comunque molto entusiasta della cosa. Dopo aver comunicato che le proteste degli sceneggiatori e degli attori stanno purtroppo rallentando il suo progetto, in una recente intervista per Total Film, il cineasta ha raccontato come è stato coinvolto nel film.

“Ricevere quella chiamata è stata una giornata fantastica. Ero nella sala di montaggio di Tutta la luce che non vediamo, e guardo il mio telefono, ed è Kathy Kennedy. Così è iniziata una conversazione che l’ha portata a invitarmi a sviluppare e realizzare il mio film di Star Wars . Ci sto mettendo tutto quello che ho, perché amo quel mondo, ed è un privilegio potermi unire a quella galassia.”

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