Star Wars: Mark Hamill ha qualcosa da dire sulla trilogia prequel

L'attore interprete di Luke Skywalker, in una recente intervista, si è espresso sulla trilogia uscita tra il 1999 e il 2005.

Star Wars è spesso finito nel mirino delle critiche da parte dei fan

Star Wars, una delle saghe più longeve della fantascienza, è in piedi dal 1977, quando un giovane George Lucas ha investito tempo, energie e soldi per portare sul grande schermo Guerre Stellari, in seguito divenuto famoso come Episodio IV – Una Nuova Speranza, quando l’autore ha sviluppato il franchise e portato alla luce anche una trilogia prequel, composta da Episodio I – La minaccia fantasma (1999), Episodio II – L’attacco dei cloni (2002) ed Episodio III – La vendetta dei Sith (2005). Questa tripletta non è mai stata apprezzata particolarmente dai fan (con l’eccezione del terzo film) perché considerata eccessivamente commerciale e fuori dai canoni rispetto alla trilogia “classica”.

In alcune recenti dichiarazioni riportate da IndieWire, Mark Hamill, storico interprete di Luke Skywalker, ha rivalutato enormemente la trilogia prequel di Star Wars. Il divo ha infatti sottolineato un aspetto positivo in particolare delle opere e che sono state condannate eccessivamente dai fan, soprattutto allo sbocciare dei social media. Di seguito le parole complete dell’attore.

Sono rimasto colpito dal fatto che i prequel avessero una propria identità. Sono stati criticati perché erano molto espositivi e più cerebrali e probabilmente, non erano così commerciali. È una storia più oscura. Ma nell’era dei social media, le voci delle persone sono amplificate e sono scioccato da quanto possano essere brutali, non solo nel caso dei film di Star Wars, ma in generale.

Ovviamente dipende dai punti di vista, ma effettivamente i primi episodi di Star Wars sono finiti nella gogna mediatica più di una volta, in particolar modo perché gli appassionati hanno visto l’inserimento di elementi alieni alla saga, come una comicità pensata per i più piccoli o l’insorgere di personaggi macchietta come Jar Jar Binks. Come sempre, probabilmente, la verità sta nel mezzo anche se Hamill è veramente convinto della qualità dei lungometraggi in questione.

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