Star Wars: la Disney discute il futuro del franchise dopo la scomparsa di Carrie Fisher

Le ripercussioni della morte di Carrie Fisher per il franchise di Star Wars devono essere discusse dalle personalità di punta della Disney a Los Angeles, la prossima settimana. Carrie Fisher, morta il 27 dicembre, aveva completato le sue scene per Star Wars: Episodio VIII, previsto in uscita nel mese di dicembre – tra cui, a quanto pare, ricongiungimenti col Luke Skywalker di Mark Hamill e con suo fuglio Kylo Ren, interpretato da Adam Driver.

Ma a quanto dichiarato il personaggio avrà un ruolo ancora più sostanzioso nel film seguente, le cui riprese sono previste per iniziare nel 2018, per un rilascio pianificato a  Natale 2019. Questa supposizione coinciderebbe con il rimborso assicurativo da 50 milioni di dollari che la Disney raccoglierà dopo la morte della Fisher.

The Hollywood Reporter, parafrasando addetti ai lavori, ha dichiarato che l’ intenzione del regista/sceneggiatore di episodio IX, Colin Trevorrow, è quella di mettersi d’accordo con il produttore esecutivo Kathleen Kennedy circa quali aggiustamenti allo script apportare. Ciò potrebbe a sua volta significare girare nuove riprese per Star Wars episodio VIII del regista Rian Johnson, in modo da modificare la sua conclusione.

Lo studio si dice essere meno preoccupato dei rischi di ampi cambiamenti in post-produzione, data la fantastica accoglienza ricevuta da Rogue One, di cui fino al 40% è stato rigirato. Un altro elemento chiave di quel film – la risurrezione in CGI del personaggio di Peter Cushing e, in una scena finale, della Fisher – potrebbe anche svolgere un ruolo nel rielaborare la trama.

Ma sia l’etica che la logistica di una tale mossa potrebbero rappresentare un ostacolo, rispetto alla quantità di CGI tollerata dalla Disney: momenti occasionali possono essere accettabili ma avere una versione computerizzata della Fisher che recita semplicemente le sue battute per l’episodio IX appare improbabile (oltre che forse non consigliabile…).

Carrie Fisher e sua madre, Debbie Reynolds, sono state sepolte dopo una cerimonia comune privata a Los Angeles il 6 gennaio. All’inizio di questa settimana, una petizione è stata lanciata da Change.org per fare pressione sulla Disney affinché renda Leila una principessa Disney “ufficiale”. La petizione ha raccolto finora più di 53.000 firme.