Spider-Man e soci potrebbero sfuggire dalle mani di Marvel nel 2023
È infatti in corso una delle battaglie legali più incredibili di tutti i tempi tra La Casa delle Idee e gli eredi di Steve Ditko, Gene Colan e Stan Lee.
Spider-Man è attualmente co-gestito dalle tue company dell’intrattenimento
Spider-Man è uno dei personaggi più noti e impattanti dei fumetti, che ha visto la luce, per la prima volta, nell’agosto del 1962 grazie alla penna di Steve Ditko e Stan Lee. Ebbene, allo stato attuale, i diritti del personaggio sono co-gestiti da Sony e Marvel: se la prima, infatti, detiene i diritti di sfruttamento generale, con l’avvento dell’Uomo Ragno di Tom Holland, Marvel può usare il supereroe nel suo universo di riferimento, ovvero il Marvel Cinematic Universe. Recentemente ci sono stati degli scontri tra le company che hanno portato sostanzialmente ad uno stallo, con Spider-Man: No Way Home in arrivo e nessun problema all’orizzonte. Ma le cose non finiscono qui, come riportato da Screen Rant.
L’amministratore del patrimonio di Steve Ditko, ovvero il fratello Patrick S. Ditko, infatti, ha pensato bene di fare causa a Marvel per lo sfruttamento della creazione dell’artista (e di anche altri personaggi come Doctor Strange, Iron-Man, Hawkeye) rivendicando con forza i copyright sui personaggi, come stabilito dalla legge, che prevede che gli autori o gli eredi di queste creazioni possano richiedere il controllo degli stessi dopo un periodo di tempo preciso, tentando di rendere le figure libere da ogni condizionamento esterno. Nonostante la sconfitta in tribunale, Marvel ha risposto a tale mossa strategica, muovendo anche lei degli avvocati anche contro gli eredi di Stan Lee, Gene Colan e altri padri putativi dei supereroi tentando di ribaltare la situazione, mettendo in evidenza che per Spider-Man e soci non vale quanto sopra perché vengono considerati “materiali da noleggio” quindi delle opere su commissione.
Se Marvel perdesse la causa, la company insieme a Sony dovrebbero rinunciare ai diritti su Spider-Man, mentre la Casa delle Idee dovrebbe fare a meno anche degli altri “colleghi”, tutto questo nel giugno 2023. Anche se immaginiamo che tale scenario sia improbabile, sarebbe interessante un mondo privo dell’influenza di tali aziende, con compagnie nuove di zecca pronte ad accaparrarsi nuovamente il controllo di figure con così tanto successo alle spalle.