Shane Black su The Predator: “reinventerà il franchise”

Il regista Shane Black ha svelato di essere pronto a reinventare la saga col suo The Predator svelando anche i primi dettagli

Il regista di The Predator Shane Black a 360° sul nuovo film che reinventerà la celebre saga horror

20th Century Fox ha finalmente rilasciato il primo trailer di The Predator svelando il primo sguardo all’impostazione che darà il celebre regista Shane Black al franchise. Questi ha recentemente commentato il suo approccio svelando che si prepara a reinventare la serie oltre che onorare allo stesso tempo i film precedenti:

Bene, penso che ci sia una premessa di base che deve essere onorata ogni qualvolta si realizza un film su Predator e in qualche modo, qualunque sia la trama, deve, a un certo punto avere l’elemento della caccia. Ma oltre a ciò, penso che ci siano possibilità infinite. È come l’arrampicata. Ci hai mai giocato al parco giochi da bambino? Sembra che siano rigide e dure quelle sbarre e sembra difficile avere spazio di manovra, ma se ci giochi ti accorgi tutto il contrario, sai solo che a una certa distanza ci sono le altre sbarre.

A differenza dei film precedenti che in gran parte ruotavano attorno a una manciata di personaggi, Shane Black ha fatto presente che questo film esplorerà invece cosa succede se il cacciatore alieno attira l’attenzione del governo:

C’è un intreccio ed elementi di spionaggio e mistero. Il governo è coinvolto, sa ciò che accade quando Predator colpisce, queste incursioni non sono più solo un fenomeno da una tantum, noto a pochi, ma sono giunti all’attenzione di un establishment che è effettivamente pronto a preparare e schierare le sue forze contro questi attacchi del Predator in arrivo. E quindi si tratta del prossimo passo, quando vengono notati, è una specie di nuovo nostro punto di partenza distaccandoci dal passato. E inoltre, cosa succede se i Predator diventano più ambiziosi? Forse non è più solo un weekend. Quindi, ci siamo un po’ divertiti.

Questa decisione di ampliare la portata della storia è parte di ciò che farà risaltare il film rispetto ai suoi predecessori secondo il regista:

È l’ambizione di non voler restare piccoli e di voler confezionare quante più possibilità, temi e personaggi. Penso che allo stesso modo Alien sia riuscito così bene perchè c’erano Bill Paxton, Jeanette Goldstein e Lance Henrikson che erano molto popolari. C’erano grandi personaggi. Quindi, penso che la morte di alcuni nei film di Predator sia stata una mancanza di personaggi davvero intriganti che hanno sviluppato. Ma oltre a questo è in generale un film più grande e costoso… Sì, so che è costato molto [ride]. È un martello sopra la mia testa. Ma è qui che entra in gioco la parte del thriller. Modifica la scala, aumenta la posta in gioco e la rende il più elettrizzante possibile. Voglio dire, ci sono solo tanti set e sequenze e le influenze che abbiamo carpito.