Santocielo, parroco indignato: “offeso nella mia sensibilità di credente”
Don Sgobbi, parroco della comunità di Cuggiono, in provincia di Milano, ha accolto un'istanza di un genitore.
Santocielo è l’ultimo lungometraggio che vede come protagonista una celebre coppia comica che, oramai da diverso tempo, è una delle più amate nel mondo televisivo e non solo: chiaramente ci stiamo riferendo a Ficarra & Picone, duo siciliano che, dal 1993, fanno presenza fissa, piano piano ampliando sempre di più la loro offerta. Ad ora, con questo film diretto e co-scritto da Francesco Amato (Lasciati andare, 18 regali) siamo arrivati in particolare al 17esimo titolo che i due hanno interpretato, con alle spalle anche ben 7 esperienze come registi. Come suggerisce il nome, con tale pellicola si riprende la tematica religiosa, già affrontata ne Il primo Natale (2019), riprendendo ancora una volta il passaggio della Natività.
Santocielo è arrivato nelle sale italiane dal 14 dicembre 2023
In Santocielo, in particolare, un angelo, Aristide (Valentino Picone), viene incaricato di andare sulla Terra per scegliere una ragazza che avrebbe partorito un nuovo Messia, come monito per la salvezza dell’umanità. Peccato che sbaglia ventre, toccando quello di Nicola (Salvatore Ficarra), cercando di salvarlo da un’incidente mortale. Che dire? Una trama in realtà poco originale, che trae ispirazione a piene mani da Good Omens di Terry Pratchett e Neil Gaiman e che è stata ampiamente criticata da un parroco, come riporta ANSA. Don Sgobbi, della comunità di Cuggiono, in provincia di Milano, accogliendo di buon grado l’istanza di un genitore, ha deciso infatti di procedere alla cancellazione del film tra le proiezioni del cinema parrochiale.
A detta del curato, con un post dedicato su Facebook, Santocielo è particolarmente offensivo, specialmente nei confronti di uomini e donne che sentono molto vicina la Fede. Nonostante lo staff parrocchiale non fosse totalmente d’accordo con la scelta di sostituzione del film, alla fine ha optato per accogliere la scelta di Sgobbi, “in ottica di reciproca e collaborazione e rispetto dei ruoli”.
“Sono rimasto stupito e colpito nei miei sentimenti umani e religiosi: per me il fatto della nascita del Signore Gesù dalla Vergine Maria è un motivo di fede e di gioia profonda. Ho trovato avvilente che si inventasse una sorta di storia parallela, con un secondo messia, con una gestazione maschile, ed altro di pessimo gusto. È la stessa cosa per quelle persone che, come me, hanno una simile sensibilità, amano il Signore Gesù e soffrono per questa ‘comica’ sgangherata, che usa la religione in questo modo discutibile.”
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