Sam Raimi difende quella controversa scene di Spider-Man 3!

Sam Raimi torna a parlare del suo passato come regista di cinecomics e racconta la sua versione della discussa scena di "emo Peter" in Spider-Man 3!

Sam Raimi è al cinema con il nuovo fenomeno prodotto e distribuito da Marvel Studios, ovvero Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Nonostante una critica abbastanza contraddittoria e talvolta polarizzante, il film di Raimi sta avendo un grandissimo successo al box office, facendo registrare entrate davvero alte nei suoi primi giorni in sala. Sam Raimi ritorna al genere dei cinecomics dopo un ventennio, ovvero dopo la sua uscita nella sale con la trilogia di Spider-Man. I primi due film del franchise resteranno probabilmente iconici come veri e propri cult del superhero movie. Tant’è, che è villain dei film sono tornati per la gioia del pubblico in Spider-Man: No Way Home. Il Green Goblin di Willem Dafoe e il Doc Ock di Alfred Molina sono tra i cattivi più riusciti di sempre. Tuttavia, la trilogia di Sam Raimi sull’Uomo Ragno non è ricordata solo per i suoi successi.

Spider-Man 3, l’ultimo del franchise, viene considerato dai più un vero e proprio disastro. Il film, infatti, alterna un’atmosfera emo a quella originale delle prime pellicole, lasciando il pubblico spesso spaesato se non addirittura suscitandone le risate incredule. Alcune scene in particolare, infatti, sono rimaste impresse nei fan per la loro natura un po’ ridicola e “cringe“. La più popolare è certamente quella che riguarda “emo Peter Parker”, ovvero quando è effettiva la fusione tra il protagonista e il simbionte Venom. Venom trasforma Peter in una sorta di adolescente ribelle dai capelli oleosi e con un look molto “alla Green Day”. La sequenza della “danza” improvvisata da Peter/Tobey Maguire davanti a Mary Jane/ Kirsten Dunst è diventata nel tempo un vero e proprio meme.

Sam Raimi ha così giustificato la sua scelta artistica in una intervista con Fandom. “La scena era intesa per essere divertente. Si trattava della versione di Peter Parker – questo ragazzo un po’ “perdente” – di ciò che significava interpretare una versione cattiva di se stesso. Ma lui è completamente fuori di sé. Il personaggio è talmente fuori dalle dinamiche “cool” che questa è la sua interpretazione di ciò che significa essere cattivi. Non è andato molto bene con il pubblico, ma questo era quello che stavamo cercando di fare. Dunque non sono sorpreso se le persone lo trovano…insomma, sono felice che le persone lo trovano divertente! Volevamo che facesse ridere“, ha raccontato Raimi.