Salma Hayek ricorda le molestie di Harvey Weinstein negli anni

Sul set di Frida, Salma Hayek ha avuto un esaurimento nervoso per colpa di Harvey Weinstein, che la costrinse a girare una scena di sesso esplicita.

Nonostante la bomba sia scoppiata da mesi, Harvey Weinstein continua a far parlare e Salma Hayek è solo l’ultima delle tante donne che si sono fatte avanti mettendo a nudo il produttore di Hollywood che sembra essere stato l’incubo delle attrici per moltissimi anni.

Intervistata dal New York Times, l’attrice messicana ha ricordato come Weinstein sia stato particolarmente insistente nei suoi confronti, sfociando in atti che potremmo definire persecutori, trovandosi costretta a dire molteplici no al produttore, che negli anni avrebbe tormentato Salma Hayek con continue proposte indecenti. La star ha rammentato alcune delle situazioni che si è trovata a gestire, affermando come il rifiuto fosse la cosa che più mandava su tutte le furie il Re Mida di Hollywood:

“No ad aprirgli la porta a tutte le ore della notte, da un hotel all’altro, da un posto all’altro, dove sarebbe potuto apparire inaspettatamente, incluso un luogo in cui stavo girando un film in cui non era nemmeno coinvolto. No al fare la doccia con lui. No a lasciare che mi guardasse mentre facevo la doccia. No a lasciare che mi massaggiasse. No a lasciare che una sua amica nuda mi massaggiasse. No a lasciarlo fare sesso orale con me. No a spogliarmi nuda con un’altra donna.”

Salma Hayek, secondo cui Harvey Weinstein sarebbe addirittura arrivato a minacciarla di morte, ricorda in particolare l’esperienza sul set di Frida, grazie alla quale conquistò una nomination all’Oscar. In quell’occasione, il produttore si disse pronto a chiudere la produzione a meno che l’attrice non avesse consentito a girare una scena di sesso con un’altra donna garantendo dei nudi totali frontali. Alla fine, Salme Hayek acconsentì per impedire che il lavoro svolto dal team fino ad allora andasse in fumo, ma dichiara di aver avuto il suo primo e ultimo esaurimento nervoso, ritrovandosi a tremare come una foglie a piangere senza riuscire a smettere. Un’esperienza impossibile da dimenticare, ma con cui l’attrice dice di poter finalmente convivere anche grazie al coraggio delle sue colleghe che hanno finalmente trovato il coraggio di parlare.

Fonte: NYTimes