Addio Ryan O’Neal: di cos’è morto l’attore di Love Story e Barry Lyndon? Tutto ciò che sappiamo sulla sua malattia

Si è spento venerdì, all’età di 82 anni, Ryan O’Neal, dopo una lunga battaglia contro la leucemia. La scomparsa dell’attore è dipesa da un cancro alla prostata, che lo aveva colpito nel 2012 senza lasciargli scampo. Mediante Instagram, la figlia Tatum ha dato la triste notizia.

Morte Ryan O’Neal: le cause della scomparsa dell’attore, scomparso all’età di 82 anni

In seguito al decesso, Tatum gli ha rivolto delle bellissime parole sui social, dove emerge a pieno quanto amore e ammirazione provasse nei suoi confronti. Come essere umano – si legge – era generoso, oltre che divertente. Ma anche il più bello e affascinante: una combinazione letale. Gli piaceva far ridere le persone, intrattenerle, metterle di buonumore. Ci riusciva ogni volta.

Il talento di Ryan O’Neal ha messo d’accordo un po’ tutti, dal pubblico ai registi, fino ai critici. Aveva innato il dono dell’arte, espresso in tantissime occasioni, tra cui in Love Story, film del 1971 di Arthur Hiller diventato un cult. Interpretò il protagonista Oliver Barrett, studente e giocatore di hockey, che conosce una ragazza dal mondo opposto al suo, Jennifer Cavalieri, per la quale perde la testa.

La convincente performance regalata valse a Ryan O’Neal la vittoria al David di Donatello, oltre a una candidatura al premio Oscar e al Golden Globe, ricevuto tra anni dopo anche per Paper Moon – Luna di carta.

Inoltre, nel 1975 Stanley Kubrick gli volle affidare il ruolo principale in Barry Lyndon. L’ultimo lungometraggio ad averlo annoverato nel cast rimane Knight of Cups, lavoro di Terrence Mallick uscito nel 2015.

Tatum ha seguito le orme paterne, riscuotendo fin da bambina un enorme successo: a soli 10 anni si è aggiudicata l’Oscar (un record ancora ineguagliato) per aver vestito i panni di Addie Loggins in Paper Moon.

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