Russell Crowe: stop alle riprese del suo nuovo film a causa del COVID

Le riprese di Poker Face sono di nuovo sotto accusa per le polemiche legate al COVID-19.

Russell Crowe e il suo secondo film da regista in arrivo, Poker Face, in sospeso a causa di un caso di COVID-19 nella troupe

La produzione del thriller Poker Face, diretto ed interpretato dal premio Oscar Russell Crowe, è stata interrotta in Australia a causa di un caso di COVID-19 sul set del film. La troupe stava girando il film vicino a Sydney e dintorni e mancava solo sei giorni alla fine delle riprese. L’attore ha annunciato la chiusura del set con una serie di messaggi su Twitter:

Purtroppo a sei giorni dalla fine delle riprese di PokerFace abbiamo avuto un caso di COVID-19 positivo tra la nostra troupe e un secondo possibile positivo sotto ulteriore indagine da parte del nostro team di PokerFace Covid e NSWHealth.

Per la sicurezza del cast, della troupe e della comunità in generale, la produzione è stata immediatamente sospesa e tutti hanno ricevuto l’ordine di isolarsi mentre la situazione viene esaminata. Abbiamo seguito rigidi protocolli con il cast e con la troupe, sono stati controllati tre volte a settimana nelle ultime undici e più settimane.

La troupe ha portato la mascherina sul set per tutto il tempo, ad eccezione di tre persone perché avevano delle esenzioni mediche. Siamo dispiaciuti per i membri della troupe coinvolti, e per tutte le persone che stanno collaborando per questo film, sono entrambi collaboratori molto impegnati e diligenti nel loro approccio alle loro responsabilità lavorative.

Siamo anche dispiaciuti per l’intera comunità che sta attraversando questi momenti difficili. Speriamo che questa situazione sia circoscritta e che possiamo tornare operativi molto presto.

Le riprese si stavano svolgendo nei dintorni di Sydney, nel Nuovo Galles del Sud, e nei Fox Studios della città. Ambientato nel mondo del poker e della finanza internazionale, Crowe interpreta un miliardario della tecnologia coinvolto in un rischioso gioco di carte. Il cast comprende anche Liam Hemsworth, Elsa Pataky e il frontman del Wu-Tang Clan RZA, amico di vecchia data di Crowe. Mentre la sceneggiatura originale era ambientata a Miami, si crede che Crowe abbia convinto il produttore Arclight Films a cambiare l’ambientazione a Sydney.

La produzione ha attirato il dissenso locale poiché per un periodo le riprese sono state effettuate in zone disposte alla quarantena, infatti, le persone potevano uscire dalle loro case solo per ragioni essenziali. Alcune delle location del film erano a soli quindici minuti dalla zona di blocco. Gareth Ward, membro del parlamento australiano, si è espresso così:

Questa è una totale presa in giro del Public Health Orders. La gente non può vedere la famiglia e gli amici, i funerali sono limitati a dieci, nessun caso a Shellharbour, ma ancora tutto è bloccato, A quanto pare per i produttori del film è essenziale girare.