Addio a Robert Evans, ex boss di Paramount e produttore di Chinatown

Ci lascia a 89 anni Robert Evans, che a capo della Paramount diede una scossa al cinema negli anni '70 con la realizzazione di classici quali Il Padrino.

È scomparso Robert Evans, produttore cinematografico che negli anni ’60 e ’70 ha guidato la Paramount Pictures

Colosso di Hollywood, all’anagrafe Robert Shapera, è morto a 89 anni Robert Evans, alle spalle di numerosi film che hanno fatto la storia. Il dirigente è stato messo alla guida della Paramount nel 1967, a 36 anni, divenendo all’epoca il più giovane capo di uno studio di produzione. Sotto la sua ala, la major ha dato una scossa vitale al cinema negli anni ’70, realizzando classici quali Il Padrino, Il Padrino – Parte II e Love Story; Evans ha anche svolto direttamente il ruolo di produttore in film quali Chinatown, che gli è valso una nomination all’Oscar nel 1974, e Rosemary’s Baby.

Nel 1994, Robert Evans ha pubblicato un’autobiografia dal titolo The Kid Stays in the Picture (lett., Il ragazzo rimane nel film), che avrebbe poi ispirato un documentario omonimo nel 2002. Evans ha attribuito la frase a Darryl F. Zanuck, all’epoca boss dello studio, il quale l’avrebbe pronunciata per difenderlo durante le riprese de Il sole sorgerà ancora (1957). Fra i temi trattati dall’autobiografia vi sono il percorso di Evans da attore a capo della produzione Paramount Pictures, fino a diventare produttore indipendente; i ricordi dell’autore non tralasciano nemmeno particolari privati, fra cui il matrimonio con l’attrice Alli MacGraw e le sue battaglie con la dipendenza da cocaina e alcol.

Nel 2003, Robert Evans ha accettato il Lifetime Achievement Award attribuito dalla Producers Guild of America. Con lui se ne va senz’altro un importante pezzo della storia del cinema.