Per Ridley Scott non abbiamo capito il finale de Il Gladiatore

Ridley Scott sostiene che abbiamo frainteso il finale de Il Gladiatore e il personaggio di Joaquin Phoenix: "Sono entrambi delle vittime".

Ridley Scott mostrerà presto al pubblico Napoleon, la sua nuova collaborazione con Joaquin Phoenix, con il quale ha già lavorato 23 anni fa nel cult Il Gladiatore, ma non siamo qui per parlare della sua interpretazione del famoso politico e militare francese, bensì della loro prima opera insieme. Il celebre regista, infatti, sostiene che abbiamo sempre frainteso il personaggio di Phoenix, Commodo, nonché il finale della pellicola.

il gladiatore ridley scott - cinematographe.it

Durante un’intervista con Deadline è emerso il fatto che Phoenix ha già interpretato un cattivo sul grande schermo, ne Il Gladiatore e in Joker, per il quale ha vinto l’Oscar, ma Scott – che presto riprenderà le riprese de Il Gladiatore 2 – ha precisato che Commodo non è mai stato un cattivo:

“L’ho visto come il personaggio più empatico di tutti ne Il Gladiatore. È il prodotto della negligenza, la completa negligenza di un padre che adorava. Nel film il padre l’ha trascurato sempre di più. Gli diceva che non sarebbe mai salito al potere. E poi il padre, ormai vecchio, fa qualcosa di fatale. Si inginocchia davanti al ragazzo chiedendo perdono. Ciò è stato fatale perché il ragazzo non aveva mai visto suo padre fare quel tipo di gesto. Questo lo soffoca. Da quel momento in poi Joaquín mi è sembrato la persona più empatica del film. Ciò che ha fatto e ciò che è seguito, ciò che ne è derivato, la sua natura era stata creata da suo padre.”

“Marco Aurelio non avrebbe potuto conquistare l’Europa con la benevolenza. Sarà guerra e acciaio, e morte e devastazione. Non si possono controllare i comandanti da lontano su una collina e dire: non massacrate queste donne e questi bambini. Niente di quello che è successo è stato benevolo, giusto? Ma penso che, crescendo, Marco Aurelio abbia sentito la propria fragilità. Commodo era il figlio trascurato, il prodotto della totale negligenza. E poi gli dicono che non puoi seguirmi, ed ecco chi prenderà il mio posto? È più di uno schiaffo in faccia. È orribile. E a quei tempi, soprattutto quando la successione era così prevedibile”.

il gladiatore

Il regista di film come Alien e Blade Runner fa anche un importante chiarimento sulla fine del film, in particolare sulla morte di entrambi i personaggi: “Sì, sono entrambi delle vittime. Massimo è la persona che non voleva essere. Voleva andare a casa. È interessante come evolvono le cose quando Marco Aurelio lo incontra per la prima volta, gli disse voglio che subentri e che tu sia il principe di Roma. Non posso farlo. Perché no? Perché la mia casa, mia moglie, nostro figlio… Raccontami della tua casa. Allora comincia a parlargliene, e quello di cui in realtà sta parlando è il paradiso. È lì che vuole essere. Marcus gli dice che sembra un posto per cui vale la pena lottare.”

“E poi quel giorno Marcus viene ucciso da suo figlio. Poi al personaggio di Russell viene improvvisamente detto che è successo e lui capisce che c’è un problema. Sua moglie e suo figlio vengono poi assassinati e vediamo dove sono in quel viale di alberi su cui si arrampicano per sbarazzarsi di loro. Quando Russell muore e va in paradiso, vediamo la stessa donna e lo stesso bambino. È il posto che ha descritto a Marco.”

Napoleon è in arrivo nelle sale italiane il 23 novembre 2023, distribuito da Eagle Pictures.

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