Povere Creature!, il regista sulla nudità nei film: “siamo così pudichi riguardo la sessualità”

In una recente intervista, Yorgos Lanthimos ha spiegato di non capire come mai la violenza nella settima arte non è un tabù, ma la sfera sessuale sì.

Povere Creature! (in lingua originale, Poor Things) è il recente lungometraggio diretto dall’apprezzato cineasta greco Yorgos Lanthimos (The Lobster, Il sacrificio del cervo sacro) che, nel corso della sua carriera, ha saputo distinguersi grazie ad uno stile registico e narrativo realmente peculiare, che rielabora in modo ampio il concetto di simbolismo. Ebbene, tale nuovo progetto, che trae ispirazione, in modo particolare, dall’omonimo romanzo del 1992 scritto da Alasdair Gray, racconta la storia di Bella Baxter (incarnata da una stupefacente Emma Stone), una giovane donna riportata in vita da un bislacco scienziato (Willem Dafoe) e che decide di lanciarsi in un’avventura che risuona di emancipazione.

Povere Creature! arriverà nelle sale italiane dal 25 gennaio 2024

Povere Creature!; cinematographe.it

Ebbene, proprio Povere Creature! ha diverse sequenze sessualmente esplicite che, come spesso accade in questi casi, ha fatto parecchio scalpore. In un’intervista per The New York Times, proprio Lanthimos ha provato a dare una spiegazione personale a tale tabù atavico e così fortemente generalizzato. Come sottolinea il film-maker, il grande paradosso è che la violenza estrema all’interno dei film è ancora tollerata, la sessualità invece no.

“Per me questo aspetto non è mai stato un problema. Il sesso nei film o la nudità: non ho mai capito il pudore che circonda questo argomento. Mi fa sempre impazzire il modo in cui le persone sono liberali riguardo alla violenza e il modo in cui consentono ai minori di sperimentarla in qualsiasi modo, e poi siamo così pudichi riguardo alla sessualità. Per me, ciò che è stato difficile nell’essere un attore era che c’era molta attesa, ed è per questo che, quando faccio film, cerco di avere il minor numero di affari possibile: niente luci, niente attrezzatura, niente di niente. Nessuno va da nessuna parte, nessuno se ne va. Non c’è tempo per fumare una sigaretta, perché continuiamo ad andare avanti.”

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