Buon compleanno Paul Thomas Anderson: i 5 migliori film di un regista dallo stile unico

I 5 migliori film di Paul Thomas Anderson, un regista di indiscusso genio sempre capace di conferire alle sue opere una forte impronta stilistica.

Paul Thomas Anderson non ha perso il tocco di inizio carriera. Nonostante siano passati decenni dall’esordio dietro alla macchina da presa, il celebre regista ha saputo una volta fare centro pure con Licorice Pizza. Il successo riscosso attesta quanto abbia saputo mantenersi sulla cresta dell’onda, distinguendosi dai colleghi per uno stile unico e inimitabile. Dal suo primo lungometraggio Sydney (uscito nel 1996) in poi, non ha pressoché mai subito battute d’arresto, fino ai giorni nostri. Ripercorriamo insieme i suoi 5 lavori più acclamati di sempre.

Boogie Nights – L’altra Hollywood (1997) di Paul Thomas Anderson

Boogie Nights - L'altra Hollywood

Dopo il convincente debutto, Paul Thomas Anderson ha dato prova di padronanza della settima arte in Boogie Nights – L’altra Hollywood. Emula lo stile quasi maniacale e la forte carica emotiva del ganster movie Quei bravi ragazzi in una sorta di racconto “dell’età d’oro dei film hard”. Il personaggio di Dirk Diggler, affidato a Mark Wahlberg, segue un percorso di ascesa e caduta, degno di un grande dramma classico.

The Master (2012)

A seguito dell’eccellente riscontro ottenuto da Il petroliere, sommerso di riconoscimenti e premi, era difficile mantenere le elevate aspettative. Eppure, Paul Thomas Anderson ha fatto centro ancora una volta con The Master, dove affronta un tema altrettanto d’impatto. Anziché il sogno americano, in tale occasione si sofferma sui leader di culto e i loro metodi di indottrinamento. Come scrive il sito Screen Rant, tra le righe è possibile cogliere una critica nei confronti di Scientology.  Il compianto Philip Seymour Hoffman veste i panni di un autore di libri di fantascienza che avvia un momento religioso chiamandolo The Cause e Joaquin Phoenix quelli di un veterano di guerra disturbato e solitario, l’adepto ideale.

Il filo nascosto (2017) di Paul Thomas Anderson

il filo nascosto, cinematographe.it

Una volta aggiudicatosi l’Oscar per Il petroliere, Daniel Day-Lewis si riunisce con Paul Thomas Anderson nel suo ultimo ruolo cinematografico prima dell’addio alle scene. Il filo nascosto racconta la coinvolgente, ma molto cruda in alcune scene, storia di una sarta nella Londra degli anni Cinquanta, coinvolta in una storia d’amore particolarmente tossica insieme a una giovane cameriera che ne diventa la musa. Pur non avendo destato tanto successo di pubblico, ha ricevuto ampi elogi dalla critica.  

Licorice Pizza (2021)

Licorice Pizza Cooper Hoffman

Giudizi superlativi ottenuti da Paul Thomas Anderson anche nel recente Licorice Pizza. L’opera ripropone i tratti distintivi del cineasta, tra la San Fernando Valley e le atipiche love story degli anni Settanta. Gli esordienti Alana Haim e Cooper Hoffman superano il primo esame, supportati da icone quali Bradley Cooper e Sean Cooper.

Il petroliere (2007)

Un'immagine de Il petroliere

Con Il petroliere, Paul Thomas Anderson cattura il lato oscuro del sogno americano. Il protagonista Daniel Plainview, impersonato da Daniel Day-Lewis, costituisce un ritratto eccellente del potere corruttivo della ricchezza. Man mano che la sua influenza, il suo capitale e la sua abilità negli affari aumentano, l’anima di Daniel si prosciuga gradualmente. L’olio denso e cupo è una metafora visiva azzeccata della perdita di umanità. Alla fine del film, è ricco oltremisura e dannatamente solo, perché ha scacciato tutti quanti si siano mai preoccupati di lui mentre intraprendeva la scalata al potere.

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