Ortigia Film Festival 2020: il programma della terza giornata

Ecco il programma completo della terza giornata dell'Ortigia Film Festival 2020

Dall’anteprima mondiale di Freedom – You can not do this life wrong a Nevia con ospite Nunzia De Stefano ecco il programma completo della terza giornata dell’Ortigia Film Festival 2020

Il 20 agosto, terza giornata della 12ª edizione dell’Ortigia Film Festival 2020, condotta sempre da Alberto Gimignani, ci sarà la presentazione del libro A proposito di Elena, di Giuseppina Norcia, alle 18.30, per la sezione degli Eventi Collaterali, che racconta il mito e l’enigma della bellezza attraverso il personaggio storico di Elena di Sparta. Si partirà poi con la proiezione, alle 20.30, per il Concorso lungometraggi di Nevia, opera prima di Nunzia De Stefano. Il film racconta una quotidianità difficile, dove la speranza e la giustizia si scontrano e incontrano nella lotta interiore di un’adolescente che vive con la nonna, la zia e la sorellina in un campo container nella periferia di Napoli. Dopo la proiezione ci sarà l’incontro con la regista che sarà moderato da Steve Della Casa.

Alle 20.50 si inaugurerà invece, con Ben di Teresa Sala, Ilaria Vergani Bassi, Gabriel Beddoes e Mattia Parisotto, la categoria Concorso internazionale cortometraggi. Presentato in anteprima regionale, dopo la proiezione di Ben, con nel cast Aldo Rendina e Doriana Crema, è previsto un incontro con la regista Teresa Sala e la produttrice esecutiva Lucia Carolina De Rienzo. Alle 21.15, sempre in anteprima regionale, sarà invece presentato Delitto Naturale, diretto da Valentina Bertuzzi con nel cast Olivia Magnani, Alida Baldari Calabria, Cecilia Scifoni, Rosa Pianeta, Nicole Centanni e Valentina Filippesch. All’incontro con il pubblico sarà presente la produttrice Silvia Ricciardi. Alle 21:30 sarà invece la volta di Che Dio sia con te di Gianluca Mangiasciutti, proiettato in anteprima nazionale. Nel cast dell’ultimo corto sono presenti Anna Safroncik, Roberto Caccioppoli e Theo Annibaldi.

Ortigia Film Festival 2020 - Nevia Cinematographe.it

Alle 21.45 un’altra importante prima giornata per la sezione parallela non competitiva dell’Ortigia Film Festival Cinema Women, dedicata all’occhio femminile del cinema. Il primo film proiettato sarà Mrs. G di Dalit Kimor in anteprima regionale, pellicola israeliana che racconta la storia di Lea Gottlieb, sopravvissuta alla Shoah, che è riuscita ad aprire una piccola fabbrica in Israele, la stessa che diventò l’impero dei costumi da bagno Gottex. La pellicola racchiude una moltitudine di temi: dalla creatività della Gottlieb, alle contraddizioni di una vita piena di difficoltà, dalla relazione con le sue due figlie ai suoi segreti per i quali rischiava di pagarne le conseguenze. Alle 22.00, nella stessa sezione Cinema Women sarà presentato in anteprima nazionale Far from the castle di Julia Jansch. Ambientato nella punta più a Sud dell’Africa, caratterizzata da una terribile siccità, Eliza e Maddox si incontrano nella ricerca dell’acqua, che si trasforma poi in una diversa ricerca per entrambi, dove l’acqua è simbolo e metafora di un espressione dell’animo umano.

Alle 22:30 sarà proiettato in anteprima mondiale Freedom – You can not do this life wrong, per la sezione Concorso internazionale documentari, di Nicolaj Pennestri. Un viaggio che parte dalle rive del Gange e che racconta la pratica dello Yoga e della meditazione, come stile di vita, rinascita fisica e mentale, attraverso le esperienze dirette di uomini e donne e insegnati di Yoga. Dopo la visione del film, moderato da Steve Della Casa, ci sarà un incontro con il il regista Nicolaj Pennestri, con la co-produttrice Micaela Di Nardo e con Matheus Bertoni, uno dei protagonisti. Alle 23:50 sempre per il Concorso documentari sarà la volta dell’anteprima nazionale del film La scuola nella foresta di Emanuela Zuccalà che incontrerà il pubblico dell’Ortigia Film Festival, subito dopo la proiezione del film. La scuola nella foresta racconta le vite e le battaglie di tre attiviste per i diritti delle donne che si sono opposte alla brutale pratica della mutilazione genitale femminile in Liberia.