Orlando Bloom e quel terribile momento in cui gli dissero che non avrebbe mai più camminato: “avevo 20 anni”

Per via di una brutta caduta, Orlando Bloom ha seriamente rischiato di rimanere in sedia a rotelle.

Orlando Bloom ha seriamente rischiato di rimanere paralizzato a vita quando aveva solo vent’anni. Della scioccante storia l’attore ha rivelato maggiori dettagli durante la sua recente partecipazione a What Now?, il podcast condotto da Trevor Noah.

Orlando Bloom avrebbe potuto non camminare più

Orlando Bloom ha rischiato di rimanere in sedia a rotelle a 20 anni - Cinematographe.it

La star del grande schermo aveva già rivelato la sconvolgente esperienza, ma forse mai prima d’ora era stato tanto prodigo di dettagli. Entrando in perfetta connessione con la padrona di casa, l’interprete, oggi 47enne, ha ricostruito le vicende quasi costate la perdita della mobilità fino al resto dei suoi giorni.

Correva il 1998 quando andò a visitare l’appartamento di un amico a Notting Hill, nella parte ovest di Londra. Si erano appena trasferiti e avevano difficoltà ad accedere al terrazzo perché la porta evitava proprio di aprirsi. A quel punto, spinto dall’impulsività, Orlando Bloom prese l’avventata decisione di sfondarla. Cercò di aggrapparsi a un tubo di scarico, tuttavia perse in qualche modo la presa e cadde così tre piani, finendo per atterrare tra una ringhiera chiodata e una vecchia lavatrice. All’improvviso era soltanto in grado di muovere le dita dei piedi.

Orlando Bloom ha rischiato di rimanere in sedia a rotelle a 20 anni - Cinematographe.it

L’intervento dei paramedici fu provvidenziale. Purtroppo, nessun ospedale vicino poteva accogliere Orlando Bloom e servirono ben cinque ore prima di ospitarlo in una struttura sanitaria, a nord della capitale inglese. Nemmeno qui sembravano esserci i presupposti per ospitarlo, ma i soccorritori fecero capire che era un caso di estrema urgenza, altrimenti avrebbe potuto rimanere in sedia a rotelle per sempre.

I giorni successivi furono segnati da un’enorme preoccupazione: non era certa la completa ripresa. L’operazione a cui venne sottoposto filò liscia, senza controindicazioni, e Orlando Bloom imparò ad apprezzare la vita e la salute, in precedenza ritenute scontate. Da allora porta un tutore, come mostrato pure in uno scatto di qualche anno fa su Instagram.

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