Oppenheimer non ha effetti speciali? Responsabile VFX smentisce precedenti notizie

Il supervisore degli effetti visivi di Oppenheimer smentisce l'affermazione che il film non ha effetti speciali. Ci sono addirittura 200 riprese con la CGI!

Secondo il supervisore degli effetti speciali del film, Andrew Jackson, le abbaglianti e suggestive immagini di Oppenheimer non sono tutte frutto degli effetti pratici, come è stato erroneamente riportato in precedenza.

Jackson ha spiegato che l’affermazione del regista e sceneggiatore Christopher Nolan – secondo cui Oppenheimer non include alcuna CGI – è stata ampiamente “interpretata male” in un’intervista con The Hollywood Reporter. “Alcune persone hanno capito che questo significava che non ci sono effetti visivi, il che chiaramente non è vero. Gli effetti visivi possono comprendere un sacco di cose”. Jackson ha confermato che Oppenheimer include circa 200 riprese con effetti visivi, che vanno dalla sovrapposizione di filmati di fumo ed esplosioni alla cancellazione di elementi contemporanei indesiderati dai set d’epoca del thriller storico.

Nonostante Jackson abbia sfatato la notizia di Oppenheimer privo di effetti speciali, l’uso intensivo di effetti pratici è comunque un risultato degno di nota. Il direttore della fotografia Hoyte van Hoytema di recente ha parlato nel dettagliato di come il film sia riuscito a ricreare un esplosione di una bomba atomica senza l’uso della CGI, ricordando l’esauriente sperimentazione coinvolta. “Abbiamo costruito acquari con elettricità dentro. Abbiamo lasciato cadere particelle d’argento. Avevamo modellato palloncini metallici che erano illuminati dall’interno. Avevamo cose che sbattevano e si frantumavano l’una contro l’altra come palline da ping-pong, o c’erano semplicemente oggetti che ruotavano. Avevamo velocità dell’otturatore lunghe, velocità dell’otturatore brevi, colore negativo ampio, sovraesposizione e sottoesposizione negativa”.

Le scene IMAX di Oppenheimer hanno richiesto un obiettivo appositamente costruito

Van Hoytema ha rivelato che l’approccio pionieristico di Oppenheimer al cinema si è esteso anche all’uso delle telecamere IMAX. Van Hoytema ha spiegato che il film ha richiesto un obiettivo creato appositamente. Il direttore della fotografia ha attribuito la realizzazione dell’obiettivo, unico nel suo genere, a Dan Sasaki della Panavision e ha detto che il reparto telecamere si è affidato molto ad esso, sia per la micro e macrofotografia del film, che per le riprese dell’acquario.

Anche con obiettivi personalizzati a disposizione, la troupe di Oppenheimer ha dovuto comunque affrontare una serie di sfide tipiche delle telecamere IMAX durante le riprese. Ciò ha incluso il rumore prodotto dalle telecamere IMAX durante le riprese, al punto che il cast ha dovuto girare alcune scene due volte, di cui una solo per registrare il sonoro.

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Fonte: Cbr