Nobuhiko Obayashi, apprezzato regista giapponese, è morto a 82 anni

Il regista pionieristico giapponese Nobuhiko Obayashi è morto venerdì 10 aprile a Tokyo, a causa del cancro ai polmoni. Aveva 82 anni.

Il regista giapponese Nobuhiko Obayashi è morto venerdì 10 aprile a Tokyo a causa del cancro ai polmoni

Nato a Onomichi nel 1938, Nobuhiko Obayashi iniziò a fare film fin da bambino, usando l’attrezzatura del padre, un medico. Regista sperimentale e pionieristico degli anni ’60, Obayashi ha diretto quasi 3.000 spot televisivi, molti con talenti internazionali tra cui Charles Bronson e Catherine Deneuve. Nel 1977 ha debuttato con House, un fantasy horror che ha avuto un grosso successo in Giappone e che in seguito è diventato un cult all’estero.

In Giappone Obayashi è famoso per la trilogia di film girati a Onomichi: Exchange Students (1982), The Girl Who Leapt through Time (1983) e Lonely Heart (1985). Questi, e altri film che ha realizzato negli anni ’80, hanno in comune la componente fantasy e fantascientifica. Il regista ha anche lavorato a diversi film drammatici, tra cui Watermelon del 1989 sulle vite degli studenti cinesi in Giappone e Turning Point del 1994, un dramma su una giornalista di mezza età che lotta per il riconoscimento del suo lavoro in un’ambiente prettamente maschile.

I suoi film sono stati proiettati a Berlino, Mosca e altri importanti festival cinematografici. Nel 2016 il Far East Film Festival di Udine gli ha dedicato una speciale sezione. Nell’agosto del 2016 gli viene diagnosticato il cancro terminale ai polmoni, con una prospettiva di vita di 3 mesi il regista continua a lavorare e conclude le opere Hanagatami del 2017 e Labyrinth of Cinema di quest’anno, la cui apertura di marzo è stata rinviata a causa del coronavirus.