Addio a Bernard Tavernier, leggendario autore del cinema francese
La sua impronta artistica ha solcato per molti decenni il mondo della settima arte
Bernard Tavernier lascia un’eredità straordinaria
Bernard Tavernier, iconico regista, sceneggiatore e produttore cinematografico francese, ci ha lasciato, all’età di 79 anni, a Saint-Maxime, nel sud della Francia, come ha riportato Variety. A dare il triste annuncio, su Twitter, tramite una comunicazione ufficiale, l’istituto Lumière, l’associazione cinematografica che presiedeva da molti anni.
Con la moglie Sarah, i figli Nils e Tiffany e i suoi nipoti, l’Istituto Lumière e Thierry Frémaux addolorati annunciano la scomparsa di Bertrand Tavernier”
Ancora prima di diventare regista, Bernard Tavernier è stato un grande cinefilo: all’inizio degli anni ’60, infatti, l’artista ha pubblicato diversi articoli di critica cinematografica su diverse riviste specializzate di settore come Les Lettres Françaises, Cinéma, Présence du cinéma, L’Etrave, Positif e Cahiers du cinéma. Il film-maker ha poi esordito nel mondo del cinema nel 1964 con Baiser de Judas, un episodio del film Una voglia matta di donna e ha poi avviato una carriera davvero prestigiosa che lo ha portato ad affrontare i generi cinematografici più disparati: dalla science-fiction de La morte in diretta al noir di Coup de torchon e L’appât, da film storici come Quarto comandamento a lungometraggi a tema musicale come Mississippi blues e Round Midnight.
Avec son épouse Sarah, ses enfants Nils et Tiffany et ses petits-enfants, l'Institut Lumière et Thierry Frémaux ont la tristesse et la douleur de vous faire part de la disparition, ce jour, de Bertrand Tavernier. pic.twitter.com/apVuXzYgmS
— Institut Lumière (@InstitutLumiere) March 25, 2021
Oltre alla sua intensa e prolifica attività sul grande schermo, Bernard Tavernier è stato anche proprietario di una casa di produzione con la Little Bear oltre che un autore televisivo. Durante la sua lunga traversata nel mondo della settima arte, il cineasta è stato insignito diverse volte dei César, gli Oscar francesi, ma ha conquistato anche la statuetta, al Festival di Cannes nel 1984, per il Miglior regista grazie a Una domenica in campagna. Qualche anno fa, nel 2015, alla Mostra di Venezia, ha ricevuto il Leone D’Oro alla Carriera. Una figura davvero di spicco che ha caratterizzato ben 5 decenni di storia del mondo del cinema e che è giusto tributare per la sua immensa dedizione per l’universo filmico, prima come appassionato e, successivamente, come film-maker vero e proprio.
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