Mohammad Rasoulof arrestato: il regista iraniano accusato di “incitare disordini”

Arrestati Mohammad Rasoulof, vincitore dell'Orso d'oro a Berlino con Il male non esiste, e il collega Mostafa Aleahmad.

Nella giornata di venerdì, 8 luglio, il regista iraniano Mohammad Rasoulof è stato arrestato dalle autorità del suo Paese. Con lui è finito in manette anche il collega Mostafa Aleahmad. L’arresto è uno degli ultimi tasselli della vicenda iniziata lo scorso maggio, quando il crollo di un edificio provocò la morte di 43 persone nel sud dell’Iran.

In seguito all’avvenimento, in tanti scesero in strada per protestare, dimostrando la loro vicinanza alle famiglie delle vittime. Le manifestazioni di solidarietà sono tuttavia culminati in violenti scontri con le autorità, che hanno risposto con l’utilizzo di gas lacrimogeno, spari di avvertimento e infine arresti. Vincitore dell’Orso d’oro a Berlino con il suo Il male non esiste, Mohammad Rasoulof incoraggiò un gruppo di colleghi a scrivere una lettera in cui si chiedeva alle forze dell’ordine di deporre le armi, puntando il dito contro gli episodi di “corruzione, furto, inefficienza e repressione” legati alla tragedia.

L’Iran aveva ritenuto che i film di Mohammad Rasoulof fossero “propaganda contro il sistema”

mohammad rasoulof, cinematographe.it
Credits: screenshot di Mohammad Rasoulof dall’intervista concessa a Lorenzo Esposito (Selection Committee)

Rasoulof e Aleahmad sono stati arrestati con l’accusa di “incitare disordini e sconvolgere la sicurezza psicologica della società”. Kaveh Farnam e Farzad Pak, produttori del regista, hanno rilasciato un comunicato tramite la casa di distribuzione Kinon Lorber, condannando gli arresti e denunciando il fatto che i due cineasti, al momento, sono tenuti in una località ignota. Oltre al prestigioso premio alla kermesse tedesca, Rasoulof ha ricevuto riconoscimenti anche in altri festival internazionali quali quello di Cannes. Tornato in Iran nel 2017, ha successivamente ricevuto il divieto di girare film e di lasciare i confini nazionali a causa dei suoi film tacciati di fare “propaganda contro il sistema”. Di seguito, un post dal profilo Instagram del regista in cui condivideva la notizia della partecipazione a Berlino del film che gli valse l’Orso d’oro.

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Fonte: Deadline