Mission: Impossible – Dead Reckoning, il regista spiega la decisione di uccidere quel personaggio

Christopher McQuarrie spiega la controversa decisione di uccidere uno dei personaggi preferiti del franchise.

Mission: Impossible – Dead Reckoning – Parte Uno, attualmente ancora nelle sale cinematografiche di tutto il mondo ha conquistato nuovamente il pubblico grazie alla spettacolare nuova avventura di Tom Cruise nei panni di Ethan Hunt. 

Il film ha saputo aggiudicarsi il consenso di critica e pubblico, ma c’è un aspetto del film che ha fatto arrabbiare in moltissimi fan del franchise: la morte di uno dei personaggi preferiti del pubblico. Il regista, Christopher McQuarrie, ha spiegato in una recente intervista la decisione di uccidere quel personaggio.

Di seguito trovate l’intervista. Ovviamente se non avete ancora visto il film non leggete ulteriormente perché ci sono spoiler!

Mission: Impossible – Dead Reckoning, Christopher McQuarrie racconta la decisione di uccidere uno dei personaggi preferiti del franchise

Mission Impossible -Cinematographe.it

Christopher McQuarrie, in una recente intervista con Empire Magazine, ha spiegato le ragioni dietro la decisione di uccidere il personaggio di Ilsa Faust (Rebecca Ferguson), introdotto in Mission: Impossible – Rogue Nation (2015), e diventato nel corso degli ultimi 3 film uno dei personaggi preferiti dell’intero franchise.

Ecco le parole del regista e sceneggiatore sulla controversa scelta di uccidere Ilsa, decisione vista da molti fan e spettatori come una scelta sbagliata, oltre che inutile nella storia di questo settimo capitolo.

È stata una delle prime conversazioni che abbiamo avuto – intorno al set di Top Gun ne stavamo già parlando. Ogni direzione in cui mandavamo il personaggio l’avrebbe portata lontana da sé. Sarebbe diventata improvvisamente frivola, che è qualcosa che cerchiamo sempre di evitare. Il personaggio sarebbe diventato superficiale, o sarebbe diventato semplicemente l’interesse amoroso. E non era mai stata l’intenzione quella di creare un personaggio che era definito dal suo amore per Ethan Hunt. La loro relazione trascende la storia amorosa in senso tradizionale.

Mission: Impossible – McQuarrie spiega perché Ilsa Faust muore

È una morte molto eroica per il personaggio. Non è assolutamente in nessun modo sacrificabile. È una morte nobile ed eroica. Quello, per me, è la cosa più difficile da creare per un personaggio. La sua morte è stata una delle prime cose che abbiamo girato. Ma le ragioni sono arrivate dopo, e non eravamo soddisfatti la prima volte che facevamo il montaggio senza che ci fossero quelle ragioni.

Il regista parla anche del fatto che era consapevole che la decisione di uccidere il personaggio di Ilsa Faust sarebbe stato recepito in modo negativo da parte del pubblico.

In uno dei primi test screening che abbiamo fatto, ci aspettavamo che le persone si sarebbero alzate per andare via dal cinema. E in quel momento in cui si passa alla scena in cui Luther parla con Grace, due persone si erano alzate e non sono più tornate indietro. E sapevo che sarebbe stata una possibilità. Non ne sono felice. E so che ci saranno persone che non saranno contente. Non è una questione se il personaggio muore o meno. Non riguarda il tipo di emozione che il personaggio lascia al protagonista quando muore. Ma è il valore della morte di quel personaggio. Non e più complicato di così: sono morti per una ragione?

Parole significative ma che lasciano comunque l’amaro in bocca a molti spettatori, che lamentano la stranezza della scena della morte di Ilsa, oltre alle brusche reazioni di personaggi come Ehan, Benji e Luther che non sembrano aver perso una cara amica o una persona amata.

Non ci resta che attendere di vedere Mission: Impossible – Dead Reckoning – Parte Due, in arrivo nel 2024.

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