Michael Douglas nega le accuse di molestie rivolte contro di lui

Accusato di comportamenti disdicevoli da una dipendente da lui licenziata oltre 30 anni fa, Michael Douglas si difende dicendosi un orgoglioso sostenitore del movimento femminista e di essere vittima della vendetta di una donna piena di risentimento.

Sono state tante le star accusate di molestie negli ultimi mesi e a questa possiamo aggiungere anche Michael Douglas, recentemente contattato da The Hollywood Reporter e Variety per rispondere di alcune accuse rivolte nei suoi confronti.

La star di 73 anni, che prossimamente vedremo in Ant-Man and The Wasp, ha voluto rispondere a tali affermazioni di proprio pugno, sostenendo che la fonte di tali accuse, per episodi risalenti a oltre 30 anni fa, starebbe semplicemente cercando vendetta per essere stata licenziata. Stilando una lista delle insinuazioni, Michael Douglas ha dichiarato:

“Ho ricevuto un messaggio dal mio avvocato secondo cui The Hollywood Reporter vorrebbe fare una storia su una dipendente che ha lavorato per me circa 32 anni fa. [La donna] afferma che: Primo, ho usato un linguaggio colorito davanti a lei; non nei suoi confronti, ma che ho usato un linguaggio colorito. Secondo, afferma che durante alcune conversazioni che ho avuto al telefono con lei presente, ho parlato in modo indecente o scurrile con dei miei amici, nel corso di conversazioni private. Alla fine l’ho licenziate, per il lavoro che stava svolgendo, ma Terzo, afferma che l’ho ostracizzata dall’industria e avrei impedito che ottenesse un nuovo lavoro. E poi, Quarto, afferma che mi sono masturbato di fronte a lei.”

L’intervento di Michael Douglas prosegue con l’attore che definisce l’accusa “una completa bugia, una montatura, che non contiene alcun tipo di verità.” L’interprete si è detto fiero di essere sempre stato un sostenitore del movimento femminista, sottolineando come sia la madre che la moglie, Catherine Zeta-Jones, siano attrici e di aver sostenuto le loro battaglie nel corso degli anni.