Martin Scorsese al lavoro sul film su Gesù

Il film è stato annunciato qualche mese, con l'ispirazione derivata dopo l'incontro fondante con il Santo Padre Papa Francesco.

Martin Scorsese è uno dei migliori cineasti in circolazione: stiamo parlando di un regista, produttore cinematografico, sceneggiatore e attore americano, nato in particolare il 17 novembre 1942 a New York. Il cineasta, nel corso dei tanti anni di carriera, ci ha regalato perle di rara bellezze che sono entrate, di diritto, nella storia del cinema come Taxi driver (1976), Toro scatenato (1980), Quei bravi ragazzi (1990), Gangs of New York (2002), The Departed – Il bene e il male (2006), Shutter Island (2010) e molti altri ancora. Ebbene, nonostante età avanzata, il cineasta non è assolutamente intenzionato a fermarsi e anzi, a giudicare dall’ultimo film uscito, ovvero Killers of the Flower Moon, sembra che l’autore voglia andare avanti senza sosta, carico di un’energia artistica inesauribile.

Martin Scorsese, stavolta, ha intenzione di ridurre moltissimo il minutaggio

Martin Scorsese - Cinematographe

Detto questo, mentre quest’ultimo lungometraggio sta cercando di ottenere premi a destra e a manca, Martin Scorsese ha già in mente la sua prossima pellicola. Diversi mesi infatti, dopo un incontro fulmineo e particolarmente significativo con Papa Francesco, proprio il regista aveva raccontato di avere avuto un’ispirazione per un progetto dedicato interamente alla figura di Gesù. Ora, dopo una chiacchierata con il Los Angeles Times (via ANSA), proprio l’autore ha raccontato qualche altro dettaglio sulla realizzazione che, a quanto pare, a differenza delle ultime due pellicole uscite, sarà di una lunghezza più contenuta, nello specifico 180 minuti. Detto questo, l’artista ha anche spiegato che lui e lo sceneggiatore Kent Jones stanno ancora lavorando alla sceneggiatura, ma che nel 2024 sicuramente partirà la produzione.

Martin Scorsese ha poi aggiunto che il film si basa sul libro Una Vita di Gesu’ di Shūsaku Endō, l’autore di Silenzio del 1966 sui missionari gesuiti in Giappone che lo stesso Scorsese ha trasposto per il grande schermo in un film dedicato. Tra l’altro, il cineasta ha anche spiegato qual è il suo scopo:

“Per esplorarne i principi, non per fare proseliti. In questo momento la parola religione crea indignazione perché per molti versi la religione ha fallito. Questo non significa che l’impulso iniziale fosse sbagliato.”

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Fonte: ANSA