Mark Ruffalo contro la legge antiabortista del Texas: spera in “rivolte di massa”

La nuova legge antiaborto del Texas vieta le interruzioni di gravidanza una volta che i medici hanno rilevato "attività cardiaca", anche in caso di violenza.

Mark Ruffalo chiede che venga fatta della “disobbedienza civile di massa” per combattere il neo divieto di aborto texano

L’interprete di Hulk Mark Ruffalo è tra le celebrità che stanno prendendo una dura posizione contro la neo legislazione del Texas che vieta la maggior parte degli aborti. In risposta a questa legge antiabortista l’attore ha chiesto la “disobbedienza civile di massa”, in modo da mandare un chiaro e forte segnale alle autorità del Texas.

Ruffalo ha condiviso un tweet dell’organizzazione no profit texana Raices, che fornisce servizi legali agli immigrati. Nel tweet l’organizzazione si impegna a “non obbedire a questa legge arcaica e sessista”, aggiungendo: “Abbiamo finanziato e sostenuto l’accesso all’aborto per gli immigrati in Texas per anni e continueremo a farlo. Certe leggi sono fatte per essere infrante”.

Mark Ruffalo ha espresso il suo sostegno alla causa con le seguenti parole: “Questo dovrebbe essere il modo in cui tutti i gruppi, le organizzazioni e gli individui per i diritti delle donne e per il diritto all’aborto dovrebbero reagire a questo disegno di legge, rendendone impossibile l’applicazione. La disobbedienza civile di massa è d’obbligo”.

La nuova legge texana vieta gli aborti una volta che i medici hanno rilevato “dell’attività cardiaca”, di solito circa sei settimane di gestazione. Un periodo di tempo troppo breve, durante il quale molte persone non sanno nemmeno di essere incinte. La legge consente a qualsiasi cittadino di citare in giudizio chi esegue aborti nello stato del Texas, o chiunque in qualche modo violi questa legislazione, inclusi quelli che aiutano e favoriscono la procedura abortistica. La legge non consente eccezioni per stupro o incesto.

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