Margot Robbie contro i trailer: “Perché non durano massimo dieci secondi?”

Margot Robbie ce l'ha con i trailer che raccontano l'intero film.

I primi trailer della storia del cinema risalgono al 1913 e venivano mostrati alla fine del film, come un modo per invogliare il pubblico a tornare in sala. Fu solo dagli anni ’60, con Hitchcock e Kubrick che supervisionavano i propri spot pubblicitari, che l’industria decollò davvero e fu per la prima volta vista come qualcosa di serio e di artistico: indimenticabile quel trailer di Psycho della durata di 6 minuti e mezzo in cui non veniva mostrata una singola scena del film.

Ora stiamo stagnando in una situazione in cui i trailer si sono un po’ allontanati dalla loro principale utilità e Margot Robbie, in un’intervista a Variety, accusa una parte dell’industria che si è abituata a realizzare trailer quanto più algoritmici possibile.

Il primo trailer di Barbie mostrava una gigantesca Margot Robbie che strizzava l’occhio alla telecamera, in una parodia di 2001 – Odissea nello Spazio. Non era necessario altro. E l’attrice e produttrice (dietro al film c’è la LuckyChap, la sua società di produzione) afferma di essere stanca dei trailer convenzionali e per questo con Saltburn, il suo nuovo film prodotto, ha voluto cambiare il marketing, innovandolo.

“Deve avere un elemento di mistero. Odio i trailer che condensano l’intero film in due minuti. Tutti dicono ‘È stato molto visto dal pubblico’. Certo che lo è: hai dato loro l’intero film. Pubblicizzare un film di Emerald Fennell è difficile perché lei è la regina dei colpi di scena, quindi non puoi mostrare tutto. Perché allora non sarebbe così emozionante quando lo vedrai nel film.”

Infatti, secondo lei, dopo aver visto i trailer proposti dal team di marketing per Saltburn, ha risposto “Perché facciamo un teaser di 30 secondi? Perché non possiamo fare qualcosa chiamato ‘taster’ che duri dai 7 ai 10 secondi?. Gli esperti hanno concordato, mantenendo sempre come piano B il più tradizionale trailer promozionale.

Robbie ritiene che oggi “il marketing sia un territorio inesplorato sotto molti aspetti che stiamo imparando tutti insieme. E a volte ciò che non conosci è un regalo fantastico”. Sarà l’inizio di una nuova rivoluzione nel mondo dei trailer, uscendo dai suoi consueti confini?