L’avete riconosciuto? È stato un gigante della commedia all’italiana e il suo sguardo che spunta dagli occhiali da sole ha fatto la storia del cinema

Le sue interpretazioni rimarranno per sempre incise nella memoria del cinema mondiale.

Apprezzato e pluripremiato attore italiano, ha saputo conquistare il cuore anche degli spettatori esteri. Tre volte candidato al premio Oscar, durante la sua longeva carriera ha saputo dominare vari generi, spaziando dal drammatico al comico. È divenuto un’icona del cinema soprattutto grazie ai film di Federico Fellini e ai progetti divisi con Sophia Loren; tra le sue relazioni amorose si annoverano attrici come Silvana Mangano, Flora Carabella, Faye Dunaway e Catherine Deneuve. Marcello Mastroianni viene ricordato come uno dei più grandi attori mai esistiti.

Marcello Mastroianni: la giovinezza e la fuga dalla guerra

Marcello Mastroianni

Marcello Vincenzo Domenico Mastroianni (il nome completo del geniale attore) è nato il 28 settembre 1924 nella piccola cittadina di Fontana Liri, in provincia di Frosinone. La famiglia  è di umili origini (il padre faceva il falegname) e due anni dopo la sua nascita si traferisce a Torino, per poi accasarsi in modo definitivo a Roma. Qui il giovane Marcello frequenta la scuola di via Taranto e, nel 1943, ottiene il diploma di perito edile presso l’Istituto tecnico industriale Galileo Galilei. Quegli anni segnano anche le sue prime apparizioni sui set cinematografici; da giovanissimo ha infatti iniziato a lavorare come comparsa, ottenendo un ruolo anche in un film del grande Vittorio De Sica, I bambini ci guardano (1943).

La sua principale occupazione rimane tuttavia l’edilizia e inizia così la professione di disegnatore tecnico, prima per il comune di Roma e poi per quello di Firenze. In seguito alla resa dell’Italia durante la seconda guerra mondiale (3 settembre 1943), l’istituto geografico in lui lavora viene assorbito dall’Organizzazione Todt, impresa di costruzione nazista e, in vista di un suo possibile trasferimento in Germania, Mastroianni fugge in provincia di Bolzano, a Dobbiaco. Il suo amore per il cinema inizia a coltivarlo due anni dopo, nel 1945, quando comincia a prendere lezioni di recitazione, ma per il vero e proprio debutto sulle scene bisogna attendere fino al 1948, quando appare ne I miserabili di Riccardo Freda.

Marcello Mastroianni: i film che hanno fatto la storia del cinema

Negli anni ’50 la sua attività come attore è ormai ben avviata ma, nonostante filmi diversi progetti all’anno, Mastroianni non è ancora celebre sulle scene cinematografiche internazionali. La svolta alla sua carriera la deve a due film in particolare, entrambi diretti da capisaldi del cinema italiano: Le notti bianche di Luchino Visconti e la commedia I soliti ignoti di Mario Monicelli. È proprio grazie a queste due pellicole che l’attore attira l’attenzione di Federico Fellini, il quale è alla ricerca di “un interprete senza una forte personalità”. Non è esattamente una lusinga, ma Mastroianni alla fine accetta il ruolo che lo consacra a icona del cinema mondiale: Marcello Rubini ne La dolce vita (è il 1960).

Si susseguono grandi successi diretti da altrettanto grandi cineasti: La notte di Michelangelo Antonioni, L’assassino di Elio Petri, Matrimonio all’italiana di Vittorio De Sica e Cronaca famigliare di Valerio Zurlini, tra gli altri. È il momento di un altro grande film di Fellini, il surreale e grottesco 8 1/2 in cui Marcello Mastroianni interpreta Guido Anselmi, una sorta di figura referenziale dello stesso Fellini, un regista in crisi che non riesce a concepire la sua prossima opera. È l’inizio del mito di Marcello Mastroianni.

Marcello Mastroianni: la malattia e la morte

Il leggendario attore è morto il 19 dicembre 1996. Durante i suoi ultimi anni di vita ha lottato contro una malattia incurabile: il cancro al pancreas. Nonostante il terribile dolore e la debolezza l’attore ha continuato a lavorare e a solcare i palchi. Il suo ultimo lavoro cinematografico è stato Viaggio all’inizio del mondo di Manoel de Oliveira, mentre la sua ultima apparizione è stata l’opera teatrale Le ultime lune. Le sue serate sul palco, tuttavia, non sono state facili e il divo del cinema ha più volte recitato da seduto, con ormai poche forze in corpo. L’ultima sua apparizione è stata a Napoli, poi il ritiro definitivo dalle scene. Pochi mesi dopo sopraggiunge la morte, mentre si trovava nel suo appartamento a Parigi. Ora riposa nel cimitero del Verano, a Roma.

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