Man of Steel: Zack Snyder non era l’unico regista in lizza per il film

In un recente intervento durante il podcast Happy Sad Confused, lo sceneggiatore David S. Goyer ha fatto una rivelazione clamorosa.

Man of Steel (noto in italiano come L’uomo d’acciaio) è il recente lungometraggio supereroistico della DC che ha avviato un vero e proprio reboot filmico per la figura del leggendario Clark Kent/Superman, uno dei supereroi più importante della company supereroistica che è stato incarnato, per la prima volta, da Henry Cavill (The Witcher, Enola Holmes). Il film, infatti, nasce dopo una sequenza infinita di pellicole dedicate al personaggio, l’ultima delle quali era stata Superman Returns (2006) di Bryan Singer in particolare con Brandon Routh a prestare il volto al personaggio. Per fortuna, questo nuovo film sembra aver convinto sia pubblico che critica, oltre ad essere stato il primo tassello in assoluto del cosiddetto DCEU ovvero il piano cinematografico condiviso DC che dal 2013 ha iniziato a rivaleggiare con l’MCU della Marvel.

L’uomo d’acciaio è arrivato nelle sale italiane il 20 giugno 2013

L'uomo d'acciaio - Cinematographe

Pochi, però, sanno che inizialmente erano ben due i registi in lizza per dirigere Man of Steel, come raccontato dallo sceneggiatore David S. Goyer durante una recente intervista per il podcast Happy Sad Confused (via CBR). L’autore ha svelato che un altro nome possibile per il ruolo poteva essere il leggendario Tony Scott (Top Gun, Nemico pubblico).

“È stato un processo molto deliberativo. Chris ha incontrato, voglio dire, circa cinque registi e si è trattato di Zack e di un altro regista, e sembrava che Zack fosse la scelta giusta. Penso che Zack fosse la chiamata giusta. È stato davvero emozionante , il fatto che Zack volesse girare quel film con la videocamera, e ritenevo che fosse un’idea brillante. La cosa interessante nella versione di Elseworlds di ciò che avrebbe potuto essere è che Chris aveva già incontrato Tony Scott, quindi c’è una versione di Tony Scott Man of Steel in qualche universo parallelo. Penso che Tony Scott non riceva tanto credito quanto glielo avrebbero dovuto dare, perché era un regista altrettanto fenomenale quanto suo fratello, ed è un film che mi sarebbe piaciuto vedere.”

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