Mamma, ho riperso l’aereo: anche Macaulay Culkin vuole la rimozione di Trump

Macaulay Culkin ha manifestato il suo supporto ai fan che chiedono la rimozione del cameo di Donald Trump dal film Mamma, ho riperso l’aereo

Negli ultimi giorni hanno fatto molto discutere i ban a cui sono stati sottoposti gli account di Donald Trump sui principali social media. Chi non ha mai condiviso le idee politiche dell’ex presidente americano ha gioito per quanto accadutogli e su Twitter in molti hanno tirato fuori un grande classico cinematografico in cui proprio il tycoon appariva attraverso un breve cameo, chiedendo la rimozione della scena. Il film in questione è Mamma, ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York, uscito nel 1992 a due anni di distanza dal rilascio del celeberrimo Mamma, ho perso l’aereo. La discussione sul cameo ha calamitato anche l’interesse del protagonista assoluto del film, ovvero di quel Macaulay Culkin che all’epoca era soltanto un bambino e che in quegli anni ha raggiunto la fama internazionale.

L’attore ha trascorso l’ultima settimana su Twitter mostrando il proprio supporto ai vari utenti che chiedono la rimozione del cameo. L’attore ha ammesso di considerare “convincente” l’idea di sostituire Trump nel film ed ha inoltre commentato con un “bravo” il post di un altro utente che ha rieditato la scena proprio per rimuovere il presidente.

Insomma, la presa di posizione di Culkin è ben diversa da quella del regista Chris Columbus che tempo fa ha dichiarato ad Insider: “Trump dovrebbe essere escluso dal film? No, perché è tutto quello di cui si parla“. Columbus ha comunque raccontato che, all’epoca delle riprese del film, l’ex presidente americano si comportò in maniera arrogante per ottenere il cameo dopo che aveva permesso alla produzione di girare nel Plaza Hotel, che all’epoca era di sua proprietà: “Quando lo abbiamo proiettato per la prima volta, è successa la cosa più strana: la gente è esplosa quando Trump è apparso sullo schermo. Così ho detto al mio editore: ‘Lascialo nel film. È un momento per il pubblico’“.

Fonte: indiewire