Luca Ward pubblica la sua autobiografia: Il talento di essere nessuno

L'attore e doppiatore si racconta in una lunga intervista rilasciata all'agenzia Ansa.

Luca Ward è uno di quegli attori e doppiatori che non ha bisogno di presentazioni perch la sua voce è ormai diventata un membro di tutte le nostre famiglie

L’attore e doppiatore Luca Ward ha pubblicato di recente la sua autobiografia che si intitola Il Talento di Essere Nessuno. La cosa straordinaria di questo artista non è solo l’essere dotato di una voce incredibile, ma l’aver avuto l’intelligenza di saperla modulare, impostare, costruire per poi adattarla ai personaggi Hollywoodiani che ha doppiato e che sono diventati per noi italiani mitici grazie anche al suo lavoro di doppiaggio.

Ho fatto il benzinaio, il camionista, perfino il venditore di bibite: ho cercato di fare tutto al meglio, perché nella vita non ti regala niente nessuno, te lo devi guadagnare.

Amatissimo dal pubblico, Luca Ward ha dato la voce a Russell Crowe ne Il Gladiatore, a Samuel L. Jackson in Pulp Fiction, a Pierce Brosnan in James Bond e anche a Hugh Grant nel Diario di Bridget Jones, oltre che a Keanu Reeves in moltissimi film.

Con questo libro scritto a 60 anni, che sono un traguardo anche se li ho vissuti malissimo, si segna il punto e si riparte. Avevo tante cose da dire, soprattutto per smentire un’immagine che non corrisponde al vero: spesso si pensa che chi fa il mio mestiere sia necessariamente un vincente, uno che ha una famiglia fantastica, che ha la villa con piscina, ma non per tutti è così. Siamo persone normali, e avevo voglia di dirlo soprattutto ai giovani, che inseguono il successo e non una professione.

Ho inseguito un talento che c’era, perché ognuno ha un talento e bisogna solo scoprirlo. Ho avuto la fortuna di lavorare con tanti maestri, ma poi sono sempre stato un attore indipendente. I miei genitori non erano attori famosi e quindi io ero il signor nessuno, per questo ho cercato di difendere la mia professione, studiando e dimostrando di essere affidabile e capace. Prima però ho fatto tanti mestieri per portare i soldi a casa, perché quando è morto mio padre abbiamo conosciuto l’indigenza vera. La mia famiglia mi ha insegnato che ognuno deve fare il proprio dovere, sempre. E’ fondamentale, noi attori siamo fuori casa 7 mesi l’anno. Io nella mia vita ho avuto due mogli e sono state entrambe necessarie per la mia carriera, forse non ce l’avrei fatta da solo.

Ci vuole sempre fortuna, ma in realtà credo serva scegliere progetti di qualità. Per esempio in teatro da anni lavoro con Massimo Romeo Piparo, un produttore che non guarda al presente ma al futuro. Lui ha portato il pubblico ad amare il musical italiano.

Il libro autobiografico di Luca Ward (Il Talento di Essere Nessuno) esce il 30 marzo 2021 (domani) da Sperling & Kupfer, 265 pagine a 17.90 euro.

Fonte: Ansa