Love Lies Bleeding scatena il caos in sala, tra commenti omofobi e urla
L'anteprima del film Love Lies Bleeding, ha visto molti spettatori abbandonare la sala a seguito di commenti omofobi e minacce.
La première del film Love Lies Bleeding al Brussels International Fantastic Film Festival è stata segnata da episodi di caos e comportamenti inaccettabili da parte di alcuni spettatori. Oltre 60 persone hanno abbandonato la sala a causa di urla, commenti omofobi e misogini, e minacce di violenza fisica.
Love Lies Bleeding: cosa è successo durante la proiezione?
Secondo quanto riportato da alcune spettatrici intervistate da Variety, l’organizzazione dell’evento non ha reagito prontamente alla situazione, lasciando molti a sentirsi minacciati e insicuri. Elina Fischer, presente alla première, ha descritto l’esperienza di Love Lies Bleeding come “traumatica e orribile”, affermando di aver provato paura per la propria vita e quella delle altre presenti.
Love Lies Bleeding, interpretato da Kristen Stewart e Katy O’Brian, ha attirato molte giovani spettatrici e membri della comunità queer. Tuttavia, le scene d’amore tra le due protagoniste sono state accolte da commenti omofobi e misogini in sala, creando un clima di tensione e disagio. Nonostante le richieste di mantenere il silenzio, gli insulti sono continuati, provocando reazioni emotive e causando l’uscita di molte persone dalla sala.
L’organizzazione del festival ha minimizzato la gravità della situazione, definendo le battute sopra le righe come parte del “DNA del festival”. Tuttavia, la situazione è peggiorata rapidamente, portando alla chiamata della polizia e alla minaccia di violenza fisica da parte di un agente della sicurezza nei confronti delle spettatrici di Love Lies Bleeding.
In risposta alle critiche, il portavoce del festival, Jonathan Lenaerts, ha ammesso che anche un solo comportamento negativo è inaccettabile e ha promesso di prendere misure dirette contro chiunque faccia commenti inappropriati durante le proiezioni future.
La comunità LGBT e gli alleati hanno espresso indignazione per quanto accaduto, sottolineando la necessità di creare un ambiente sicuro e inclusivo durante gli eventi cinematografici.
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