Lory Del Santo e la tragedia del figlio morto per un terribile disturbo mentale: tutti i dettagli sulla malattia che blocca le emozioni
Loren, scomparso nel 2018 a 19 anni, se n'è andato dopo aver lungamente convissuto con un serio disturbo psicologico.
Ospite di Silvia Toffanin a Verissimo, su Canale 5, Lory Del Santo ha ripercorso i momenti principali della sua vita, positivi e negativi. Tra le pagine più nere, l’attrice e showgirl viene primo di tutto la perdita dei tre figli: Conor, avuto da Eric Clapton, rimasto vittima a 4 anni di una terribile caduta da un grattacielo a New York; uno venuto a mancare quando aveva appena due settimane; e, infine, Loren, che, a 19 anni, si è suicidato nel 2018, dopo aver lungamente combattuto contro un raro disturbo mentale.
La malattia che ha colpito il figlio di Lory Del Santo
Nel salottino di Verissimo, Lory Del Santo ha ricordato Loren con parole commoventi. Rara e irreversibile, la malattia gli impediva di avere qualsiasi tipo di emozione. Era difficile da avvicinarlo sul piano emotivo. Ma aveva un gran cuore, era una persona meravigliosa e non ha dubbi sul fatto che le volesse un mondo di bene.
La malattia sofferta dal figlio di Lory Del Santo in questione è l’anedonia, termine coniato dallo psicologo francese Ribot verso la fine del Novecento. La parola greca è costituita dal prefisso “an-“ e dal termine hēdonē, ovvero piacere. Dunque, indica l’incapacità di trarre godimento dai rapporti interpersonali, dal mangiare, dal sesso e da qualunque cosa sia di solito in grado di far star bene un essere umano. L’insensibilità può anche riguardare uno solo degli aspetti sopra menzionati.
Il male invisibile, contro cui lottava il figlio di Lory Del Santo, può essere accompagnato da vari disturbi, tra cui la depressione. Sebbene abbiano degli evidenti punti in comune, i due stati sono differenti. Difatti, mentre la depressione è circoscritta a un dato periodo di tempo, l’anedonia è una sensazione perenne. Il trattamento raccomandato prevede, in entrambi i casi, il consulto di uno psichiatra e una cura farmacologica.
Al momento ci sono due correnti di pensiero per quanto riguarda la correlazione con la schizofrenia: una tesi considera mette l’anedonia tra i sintomi di questa seconda condizione, un’altra ritiene che ne aumenti la probabilità di manifestarsi.