Loredana Bertè commenta la lettera di Achille Lauro: “Nessun uomo perbene mi ha mai chiesto scusa”

Loredana Bertè legge ad alta voce il toccante biglietto scritto da Achille Lauro per la quarta serata del Festival di Sanremo

Achille Lauro e Loredana Bertè si sono esibiti in duo durante la quarta serata del festival di Sanremo. La sfavillante coppia ha cantato insieme sulle note di Sei bellissima, celebre canzone della Bertè. Il testo, toccante ed originale, riesce ancora a commuovere il pubblico, rimasto stregato da questo inedito duo. Durante l’esibizione Achille Lauro ha dedicato alla cantante una meravigliosa lettera, un “testo di scuse”, così l’ha definito l’artista. Dopo aver recitato i suoi poetici versi, Lauro si inginocchia davanti a Loredana, la quale gli fa dono di un tenero bacio a stampo.

Cosa recitavano i versi composti da Achille Lauro? “Che strano uomo sono io, incapace di chiedere scusa, perché confonde il perdono con la vergogna. Che strano uomo sono io, che ti chiama pagliaccio perché pensa di dover combattere ciò che non riesce a raggiungere. Che strano uomo sono io, capace solo di dire ‘sei bellissima’ perché ancora ha paura di riconoscere il tuo valore. Stasera, ‘per i tuoi occhi ancora’ chiedo scusa e vado via.”

Leggi anche Loredana Bertè e quella volta che si presentò a Sanremo col pancione

Ora, in un video caricato su Twitter, Loredana Bertè legge e commenta la lettera di scuse: “Nessun uomo “perbene” mi ha mai chiesto scusa, né io né mia sorella abbiano mai vinto Sanremo in gara. Eppure questo trasgressivo, anticonformista, da alcuni definito addirittura “blasfemo”, giovane uomo in un solo colpo ha dedicato tutto il suo festival a me e, in un certo modo, forse anche a mia sorella (Domenica) chiedendo scusa a me e a tutte le donne. Di quanto amore è capace questo “strano uomo”? E quanta capacità ha di esprimerlo? Grazie @achilleidol”.