Lei mi parla ancora: perché Pupi Avati non ha scelto Massimo Boldi? La delusione dell’attore, scartato per Renato Pozzetto

Massimo Boldi esprime tutta la propria delusione per non essere stato alla fine scelto da Pupi Avati: sarebbe toccato a lui interpretare il padre di Vittorio Sgarbi in Lei mi parla ancora

Pupi Avati avrebbe tirato un colpo basso a Massimo Boldi. Qualche mese fa l’attore comico ha concesso alcune rivelazioni sul regista, relative a Lei mi parla ancora, film di imminente uscita. Il pomo della discordia è stato il ruolo, prima affidato e poi tolto, del padre di Vittorio Sgarbi nell’opera girata dal cineasta bolognese sui genitori del critico d’arte. La parte sembrava gliela avesse già ufficialmente affidata, poi, però, il ripensamento e la brusca virata su Renato Pozzetto.

Massimo Boldi attacca Pupi Avati

massimo boldi cinematographe.it

In un’intervista esclusiva pubblicata sul settimanale Chi, Massimo Boldi ha spiegato di aver appreso del cambio di decisione proprio dal collega, un amico fraterno. Gli ha soffiato il posto, glielo ha comunicato il giorno del suo compleanno. Un “sì” con cui si trova d’accordo, è il suo maestro, tuttavia avrebbe preferito che Pupi Avanti in persona gli avesse fatto una telefonata per avvisarlo. Una telefonata mai arrivata.

La pellicola è tratta dall’omonimo libro Lei mi parla ancora, che Giuseppe Sgarbi ha scritto in onore della moglie Rina Cavallini, morta dopo una lunghissima storia d’amore. Il figlio Vittorio aveva dato la propria “benedizione”, chiamando già “papà” Massimo Boldi, data la straordinaria somiglianza con il genitore.

Nel giugno del 2019 hanno recapitato a Boldi la sceneggiatura: le riprese erano fissate per ottobre-novembre. Ma, poi, sono giunti continui slittamenti. È rimasto a disposizione quasi un anno, accettando un cachet in linea con il budget e rinunciando a una serie di benefit.

Loro

Il lavoro finale lo avrebbero dovuto proiettare alla Mostra del cinema di Venezia e ciò gli avrebbe conferito ancora più prestigio. Si sono incontrati in seguito alla quarantena, che aveva totalmente bloccato le produzioni. Non sapeva comunque ancora niente circa la data di partenza delle riprese, finché non gli è pervenuta voce avessero preso Johnny Dorelli. Così, lo ha contattato, ma lui ha negato le indiscrezioni.

Il giorno del compleanno di Pozzetto, il 14 luglio, lo ha cercato per fargli gli auguri. E lui gli ha dato la notizia. Ci è rimasto di sasso. Per Massimo Boldi la stretta di mano vale più di un contratto. A Pupi Avati ha mandato un messaggio, dove gli chiedeva come avrebbero fatto a spiegare ai giornali questa svolta. E lui gli avrebbe freddamente risposto: “Fai come vuoi”.

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