L’avete riconosciuto? Sua madre era un’infermiera psichiatrica, lui è affetto da un disturbo dissociativo dell’identità

Affetto da seri disturbi di personalità, rapisce le ragazze

Il cervello e la mente sono ancora oggi due dei più grandi misteri per la razza umana, tanto da fornire spesso spunto anche agli sceneggiatori. La follia è una componente importante di Split, film girato da M. Night Shyamalan, dove James McAvoy interpreta un uomo affetto da seri disturbi di personalità che rapisce tre ragazze, tra cui la volitiva Casey.

James McAvoy: elogiato dai critici in Split

James McAvoy in Split

Il protagonista della storia è liberamente ispirato alla figura del criminale Billy Milligan, portato su schermo da McAvoy, mentre le altre componenti del cast principale sono Betty Buckley, Haley Lu Richardson, Jessica Sula e Anya Taylor-Joy. La pellicola, uscita nelle sale nel 2016, si colloca esattamente a metà di una trilogia, avviata da Unbreakable – Il predestinato (2000) e conclusa da Glass (2019). Prodotto con un budget di 9 milioni di dollari, Split ha quasi incassato 278,5 milioni nel mondo ed è stato accolto da recensioni perlopiù positive da parte dei critici, che hanno in particolare elogiato il contributo di James McAvoy.

Per immedesimarsi al meglio nella parte McAvoy avrà chiesto dei consigli in famiglia? Sua madre, Elizabeth, era infatti un’infermeria presso un reparto di psichiatria. Mestiere materno che ha forse fornito spunti pure per la caratterizzazione del Professor Xavier in X-Men.

L’ultimo re di Scozia ed Espiazione i suoi capolavori

sandman, cinematographe.it

Il debutto di James McAvoy sulle scene risale al 1995, quando, 15enne, è Kevin nel thriller The Near Room di David Hayman. La prima, importante, produzione a cui ha partecipato è Band of Brothers (2001), miniserie prodotta da Tom Hanks e Steven Spielberg. Per il genere fantasy ha sempre provato una vera passione, sincerata con il ruolo in Le cronache di Narnia – Il leone, la strega e l’armadio (2005). Le magistrali prove offerte in L’ultimo re di Scozia (2006) ed Espiazione (2007) ne hanno infine consacrato il talento.

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