L’avete riconosciuto? È nato con una grave malattia, confondeva l’amore con i mezzi di trasporto e la poesia ha accompagnato i suoi ultimi giorni

Il suo nome è pilastro della cinematografia italiana e su questo non ci sono dubbi: ecco di chi stiamo parlando

Nonostante l’immagine che più si associa a lui è ben diversa da quella di questo bambino in fotografia, stiamo sempre parlando del grande Massimo Troisi. Il bambino è diventato, piano piano, uno degli attori maggiormente ricordati nel mondo dello spettacolo italiano. Ecco qualche informazione a riguardo.

Massimo Troisi: biografia e carriera dell’attore

Massimo Troisi Cinematographe.it

La vita di Massimo Troisi, nato a San Giorgio a Cremano (provincia di Napoli) il 19 febbraio del 1953, è iniziata fin da subito in modo particolare. Partendo dalla sua famiglia numerosissima (circa 17 persone), vediamo che il comico italiano è venuto al mondo con un problema di febbre reumatica e, crescendo, ha sviluppato una grave degenerazione alla valvola mitrale. Questo problema ha segnato profondamente l’intera vita dell’attore, fino alla sua fine, arrivata quando aveva solamente 41 anni per uno scompenso cardiaco.

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La sua carriera nello spettacolo inizia all’interno del famoso gruppo I Saraceni, divenuto poi La Smorfia, composto da Lello Arene ed Enzo Decaro. Il successo che il trio ricevette fu praticamente immediato, tanto era alta l’asticella del talento, e questo permise al giovane Massimo Troisi di iniziare a lavorare anche al cinema. Arriva così il suo debutto cinematografico nel film Ricomincio da tre (1981), del quale era lui stesso regista, oltre che attore.

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Da questo momento in poi la sua carriera, sopratutto durante gli anni ’80, fu fondamentalmente improntata sul cinema, del quale Troisi curava ogni minima sfaccettatura. Dal suo genio sono usciti capolavori della cinematografia italiana, come Pensavo fosse amore invece era un calesse, commedia drammatica del 1991, nel quale vediamo Massimo Troisi sia regista che interprete. La sua ultima fatica è stato il film Il Postino, candidato poi agli Oscar come miglior attore e miglior sceneggiatura non originale e vincitore nella categoria miglior colonna sonora.

Il film capolavoro di Troisi uscì nel 1994 e, il 4 giugno dello stesso anno, l’attore venne a mancare a causa di uno scompenso cardiaco dovuto alla sua malformazione congenita. La morte dell’attore, avvenuta a Lido di Ostia, fu senza dubbio uno dei colpi più duri che lo spettacolo italiano abbia mai ricevuto: la morte di un genio indiscusso.

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