L’avete riconosciuta? Perse un fidanzato per una tragica leggerezza, raggiunse il successo grazie a una polvere profumata e l’erotismo contraddistinse la sua carriera

Gli anni Settanta e Ottanta sono stati la sua epoca ruggente!

Ci sono esperienze, tragiche esperienze, che segnano in maniera immutabile la vita di una persona, provocandole enormi rimpianti. Nel 1974 finì sotto indagine per avere prestato con leggerezza la moto al fidanzato, Alessandro Momo, morto in un incidente stradale. Poco più che diciassettenne, il ragazzo non aveva ancora l’abilitazione di guidare una maximoto, in base alla legislazione allora vigente, la quale prevedeva la maggiore età a 21 anni. Un lato oscuro con cui deve convivere Eleonora Giorgi, attrice e regista, sex symbol degli anni Settanta.

Eleonora Giorgi: commedie, che passione!

Una scena di Eleonora Giorgi in Alla mia cara mamma

Eleonora Giorgi nasce il 21 ottobre 1953 a Roma da una famiglia di origini ungheresi e inglesi. Scritturata in Roma da Federico Fellini, esordisce come protagonista in Storia di una monaca di clausura (1973), film di stampo erotico-conventuale, dove si mette in luce insieme a Catherine Spaak.

Ottenuta notorietà attraverso varie commedie sexy all’italiana, ricopre per un periodo ruoli drammatici, salvo poi passare alla commedia, spesso al fianco di famosi esponenti del genere come Renato Pozzetto (Mia moglie è una strega), Carlo Verdone (Borotalco, una delle sue prove più apprezzate, insignita del David di Donatello), Johnny Dorelli e Adriano Celentano, in Mani di velluto e Grand Hotel Excelsior.

Primo piano Eleonora Giorgi

Nel corso degli anni Ottanta prende parte a diverse titoli campioni d’incasso come Giovanni Senzapensieri, Sapore di mare 2 – Un anno dopo, Mani di fata, Vediamoci chiaro e Compagni di scuola, nuovamente accanto a Carlo Verdone. Lungo il ventennio successivo Eleonora Giorgi si vota soprattutto alla televisione, dove recita in parecchi sceneggiati di ottimo riscontro, tra cui Morte di una strega, Lo zio d’America e I Cesaroni.

Uomini & donne, amori & bugie (2003) costituisce la sua prima volta alla regia; segue L’Ultima estate (2009), prodotto in coppia con l’ex marito Massimo Ciavarro.

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