L’avete riconosciuta? Non temeva la fine del mondo, aveva una mappa geografica del sesso e sarà per sempre la showgirl per eccellenza

Tutto il mondo ce l'ha invidiata

Nel corso della carriera ha venduto oltre 60 milioni di album e conquistato 22 dischi tra platino e oro. Il tabloid britannico The Guardian l’ha eletta sex symbol europeo, definendola l’icona culturale che ha insegnato all’Europa le gioie del sesso. Definita la regina della televisione italiana, ha tenuto compagnia al pubblico dagli anni Sessanta fino alla sua scomparsa. Durante il viaggio è diventata un’icona pop a tutto tondo, riscontrando grandi consensi pure all’estero, specialmente in Spagna. Nessuno potrà mai dimenticare Raffaella Carrà, emblema dell’eccellenza italiana nel mondo.

Raffaella Carrà: gli esordi nel cinema

Raffaella Carrà cinematographe.it

Raffaella Carrà nacque il 18 giugno 1943 a Bologna. Trascorsa l’infanzia nella cittadina di Bellaria-Igea Marina, vicino Rimini, ad appena otto anni si trasferì nella capitale per frequentare l’Accademia Nazionale di Danza di Roma. Talento molto precoce, debuttò prestissimo nel melodramma strappalacrime Tormento del Passato di Mario Bonnard, dove interpretò Graziella. Tra il ’58 e il ’59 prese parte, con piccole parti, a ulteriori tre pellicole.

Nel 1960 Raffaella Carrà conseguì il diploma presso il Centro sperimentale di cinematografia; nello stesso anno, recitò nei film La lunga notte del ’43 e Il peccato degli anni verdi, rispettivamente di Florestano Vancini e Leopoldo Trieste. Intanto, mosse i primi passi in teatro, scritturata dalla compagnia Carli-Pilotto.

Raffaella Carrà

Partecipò poi a una serie di lungometraggi, tra cui I compagni (1963) di Mario Monicelli e l’hollywoodiano Il colonnello Von Ryan (1965) di Mark Robson, ove ebbe Frank Sinatra come partner. In Scaramouche, sceneggiato tv con Domenico Modugno, vestì i panni di Costanza De Mauriac.

Il set costituì, però, per Raffaella Carrà un apripista verso la professione di showgirl. Tolte alcune sporadiche e isolate apparizioni, dedicò interamente le energie al ruolo di conduttrice, soubrette e cantante. Da lì in poi chiunque conosce la storia della Raffa Nazionale, un mito assoluto, capace di abbattere ogni confine, stregando intere generazioni. Imitata da molti ma eguagliata da nessuno.

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