L’avete riconosciuta? È una nota figlia d’arte, ha sposato un dittatore e ha perdonato un doloroso tradimento

Il cognome pesante non le ha precluso una luminosa carriera!

È possibile “emanciparsi” dalla ingombrante figura di un genitore e realizzarsi nel panorama artistico? Parrebbe di sì, purché si abbia talento. Giovanna Mezzogiorno docet, capace di percorrere una strada professionale unica e convincere anche i critici più spietati.

Figlia di Vittorio Mezzogiorno e Cecilia Sacchi, entrambi attori, nasce il 9 novembre 1974 a Roma. Dopo i primi nove anni vissuti nel quartiere capitolino di Casal Palocco, con la famiglia trasloca a Milano. Conseguito il diploma in un liceo linguistico, studia recitazione e lavora per due anni a Parigi, presso il laboratorio teatrale del registra britannico Peter Brook, maestro e amico di papà Vittorio.

Giovanna Mezzogiorno: L’ultimo bacio le ha spalancato le porte del successo!

Giovanna Mezzogiorno con Stefano Accorsi

Maturate delle esperienze in teatro, Giovanna Mezzogiorno partecipa al primo film nel 1997, Il viaggio della sposa di Sergio Rubini, per il quale conquista il Premio Flaiano. Tre anni più tardi è nel ricco cast internazionale de I miserabili, miniserie tv francese. Il 2001 è l’anno della consacrazione con L’ultimo bacio di Gabriele Muccino. È Giulia, ragazza incinta del fidanzato Carlo (Stefano Accorsi), che la tradisce, incantato dalla sensuale innocenza della 18enne Francesca (Martina Stella).

Nel 2002 si cala nei delicati panni di Ilaria Alpi, la giovane reporter del TG3 morta in circostanze misteriose durante la guerra in Somalia. L’eccellente performance le frutta il Nastro d’argento come miglior protagonista. Poi ha un ruolo di spicco ne La finestra di fronte di Ferzan Ozpetek. La sua interpretazione le vale il David di Donatello, il Nastro d’argento, il Globo d’oro, il Ciak d’oro e, nuovamente, il Premio Flaiano.

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Grazie alla parte della doppiatrice Sabina in La bestia nel cuore (2005) di Cristina Comencini ottiene, dunque, la Coppa Volpi. In Vincere (2008) di Marco Bellocchio è Ida Dalser, presunta prima moglie di Benito Mussolini e madre di suo figlio Benito Albino. Presentato al Festival di Cannes, si traduce per lei in un ulteriore Nastro d’argento e Globo d’oro. Nel 2017 torna a lavorare sotto la regia di Ferzan Ozpetek in Napoli velata.

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