La vita in comune: al via nel Salento le riprese del film di Edoardo Winspeare

Il Salento diventa il set del nuovo film di Edoardo Winspeare, La vita in comune, ambientato in una dimensione reale e fiabesca al tempo stesso. Prodotto da Saietta Film (Edoardo Winspeare, Gustavo Caputo, Alessandro Contessa) con Rai Cinema e scritto dallo stesso Winspeare e Alessandro Valenti, lo stesso team e più o meno lo stesso cast che abbiamo visto in In grazia di dio presentato al Festival di Berlino nel 2014, segnale forte dell’attaccamento del regista alla sua terra e alle sue radici. La storia si svolge nel Comune immaginario di Disperata, dove un sindaco malinconico e poeta (Gustavo Caputo) trova consolazione agli attacchi di tutti i consiglieri, compresa Eufemia (Celeste Casciaro), di cui è segretamente innamorato, facendo volontariato in carcere. Direttore della fotografia è Giorgio Giannoccaro, scenografa Sabrina Balestra, montatore Andrea Facchini. Nel cast si annoverano anche Claudio Giangreco, Antonio Carluccio, Davide Riso. Il regista Edoardo Winspeare, all’occasione anche attore, sceneggiatore e produttore, classe 1965, è cresciuto a Depressa, piccola frazione di Tricase (in provincia di Lecce). Figlio del barone Riccardo Winspeare Guicciardi, dell’omonima famiglia anglo-napoletana e della principessa Elisabetta del Liechtenstein, ha iniziato la sua carriera come assistente al montaggio, sul set di cortometraggi, approcciandosi dapprima con un documentario e facendo esperienza attraverso gli studi universitari a Firenze. Trasferitosi in seguito a Monaco di Baviera, dove si diploma in regia presso la Hochschule für Fernsehen und Film (Università della televisione e del cinema). Tra i suoi film ricordiamo Pizzicata (1996), Sangue vivo (2000), Il miracolo (2003), Galantuomini (2008), In grazia di Dio (2014). A dimostrazione del forte legame con la sua terra, Edoardo è il principale promotore dal 2004 dell’associazione no profit Coppula Tisa, che persegue lo scopo di ripristinare la bellezza dei luoghi del Salento colpiti dalla cementificazione e dall’abusivismo edilizio.