La Valigia dell’Attore: I 7 fratelli Cervi in programma il 28 luglio

Continua la diciassettesima edizione de La Valigia dell’Attore, la manifestazione che ogni anno di tiene presso l’Isola di La Maddalena, in Sardegna.

La Valigia dell’Attore è la manifestazione che ogni anno di tiene presso l’Isola de La Maddalena

Continua la diciassettesima edizione de La Valigia dell’Attore, la manifestazione che ogni anno di tiene presso l’Isola di La Maddalena, in Sardegna. Il festival, intitolato all’attore Gian Maria Volonté si terrà dal 27 luglio al 1 agosto 2020. L’ingresso è gratuito, ma con prenotazione obbligatoria (via SMS o WhattsApp al numero 349 6870688).

In programma per martedì 28 luglio c’è I 7 fratelli Cervi di Gianni Puccini. Si inizia alle ore 11:00 con l’incontro con Sergio Naitza, Pino Boi, Salvatore Manca, Bruno Petretto, Giovanni Salis, Alessandro Pala Griesche, Daniela Tamponi e Matilda Deidda; con contributi audiovisivi. Si prosegue alle ore 21:15 con l’introduzione al film della serata a cura di Gino Lavagetto e Iefte Manzotti. Protagonista del 28 luglio sarà il film del 1968 I 7 fratelli Cervi di Gianni Puccini e con nel cast Gian Maria Volonté, Riccardo Cucciolla, Carla Gravina, Lisa Gastoni e Gino Lavagetto. Ispirato alla vera storia dei sette fratelli, contadini cattolici italiani, che divennero comunisti e combatterono per la giustizia e la libertà contro il fascismo, il film racconta con profondità ed onestà una delle pagine più nere e vergognose della guerra di liberazione combattuta nel nostro Paese a partire dal settembre del 1943.

Emilia-Romagna, 1943, durante la seconda guerra mondiale i sette fratelli Cervi, Agostino, Aldo, Antenore, Ettore, Ferdinando, Gelindo e Ovidio, contadini di Campegine, in provincia di Reggio Emilia, di estrazione cattolica ma fortemente antifascisti, formarono, insieme al padre Alcide, la cosiddetta “Banda Cervi”, che compì azioni di guerriglia contro i fascisti e contro i tedeschi. Catturati dopo che il loro casale fu circondato da numerose forze nemiche furono imprigionati a Reggio Emilia e, il mattino del 28 dicembre 1943, tutti fucilati al poligono di tiro della città dai fascisti per rappresaglia, insieme a Quarto Camurri un giovane soldato disertore dell’esercito repubblichino che si era aggregato alla banda Cervi.