Kim Cattrall e quella malattia che le fa tanta paura: “si è portata via mio padre”

La star di Sex and the City, Kim Catrall, è attanagliata da una preoccupazione

Alcune malattie mettono più paura di altre, magari perché abbiamo visto un nostro familiare doverci avere a che fare e ne conosciamo, dunque, tutti gli effetti. Per Kim Catrall, la sensuale e spregiudicata Samantha Jones di Sex and the City, quel brutto male di cui ha così timore si chiama Alzheimer.

In un’intervista per il Mirror, Kim Catrall ha spiegato cosa significhi per lei fare visita alla sua Liverpool, la città dov’è nata e da cui se n’è andata a soli 3 mesi, per poi tornarci quando aveva 11 anni. Non appena vi mette piede una serie di bei ricordi le dà il benvenuto. Ma, al tempo stesso, rievoca lo spettro del padre Dennis e dell’Alzheimer, che se lo è portato via nel 2012.

È preoccupata per la malattia – ha confessato Kim Catrall -, ma questo è il loro DNA e si sta sforzando di non essere tanto succube delle emozioni negative, ma di considerare quanto capitato come una sveglia per godersi il maggiormente possibile la vita e per cogliere la bellezza di ogni singolo attimo passato accanto alle persone che le vogliono bene.

A dispetto dell’incessante avanzare del tempo, Kim Catrall mantiene ancora oggi un aspetto favoloso. I segreti? Un’alimentazione sana ed equilibrata, l’esercizio fisico costante, non aver mai preso sole ed essersi sempre presa cura della pelle. Tuttavia, il vero punto di forza consta nella felicità e nell’auto-accettazione, l’aspetto migliore secondo l’interprete.

La sensazione di aver affrontato tanti momenti bui e di essere comunque andata avanti, senza aver smarrito il senso dello humour, crede sia la componente intrinsecamente britannica di sé stessa.

Convolata a nozze in tre occasioni, e divorziata in altrettante, Kim Catrall non ha mai avuto figli. Non se lo sarebbe immaginato, ma è successo. All’epoca del secondo matrimonio, negli anni Ottanta, lo avrebbe desiderato, salvo poi ricredersi.

Precisamente nel momento in cui il dottore le disse che, sì, sarebbe potuto accadere, ma le sarebbe toccato lo scomodo ruolo di esperimento scientifico. Difatti, allora erano agli albori della fecondazione in vitro e Kim Catrall comprese che l’idea non era abbastanza forte. Perciò ha accettato la situazione e non si è mai più voltata indietro.

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