Junun: il documentario di Paul Thomas Anderson su Jonny Greenwood

Ecco una buona notizia per dare il via al fine settimana: Paul Thomas Anderson ha girato un documentario, dal titolo Junun, incentrato sul chitarrista dei Radiohead, Jonny Greenwood (autore di più di una colonna sonora dei film del regista: There will be blood, The master e Inherent vice), occupato nella registrazione del nuovo album. All’inizio di quest’anno, il musicista ha annunciato che si stava dirigendo in India per un nuovo progetto che prevedeva la collaborazione del compositore israeliano Shye Ben Tzur, ciò che non ha rivelato è che ha lavorare per tanto tempo con Paul Thomas Anderson per girare un breve documentario.

Junun sarà presentato al New York Film Festival

che si svolgerà dal 25 settembre all’ 11 ottobre. In un’epoca di continui spoiler, foto dal set e tour promozionali, è sempre una bella sorpresa interessante quando un regista si dedica senza alcun clamore ad un progetto.  Ecco la descrizione completa del progetto direttamente dal sito del festival:

All’inizio di quest’anno, Paul Thomas Anderson si è unito al suo caro amico e collaboratore Jonny Greenwood in un viaggio in Rajasthan nel nord-ovest dell’India, dove sono stati ospitati dal Maharaja di Jodhpur, e ha portato la sua macchina fotografica con sé. La loro destinazione era una fortezza del 15esimo secolo, Mehrangarh Fort, dove Greenwood stava registrando un album con il compositore israeliano Shye Ben Tzur e un gruppo straordinario di musicisti: Aamir Bhiyani, Soheb Bhiyani, Ajaj DaMaMi, Sabir DaMaMi , Hazmat e Bhanwaru Khan agli ottoni; Ehtisham Khan Ajmeri, Nihal Khan, Nathu Lal Solanki, Narsi Lal Solanki e Chugge Khan alle percussioni; Zaki Ali Qawwal, Zakir Ali Qawwal, Afshana Khan, Razia Sultan, Gufran Ali e Shazib Ali alla voce; Dara Khan e Asin Khan agli strumenti a corda. Il film finito, della durata di poco meno di un’ora, è pura magia. In Junun si vive e respira musica, il fare musica e il cameratismo della collaborazione artistica. E’ un bel mosaico impressionistico e un’esperienza sonora unica nel suo genere: la musica lascerà a bocca aperta.

Fonte: Collider