John Wick 4: il regista racconta la sorpresa di Lance Reddick nel leggere lo script

L'attore, tra l'altro, è scomparso qualche giorno fa, a soli 60 anni, per cause ancora da chiarire.

John Wick 4 è il film che porta alla conclusione la tragica e intensa storia del killer incarnato da Keanu Reeves (Dracula di Bram Stoker, Matrix) dopo che, dal 2014, abbiamo oramai imparato a conoscere l’abile e freddo personaggio creato da Chad Stahelski e Derek Kolstad. Tra l’altro, spesso ci si dimentica che, al pari dell’importanza del protagonista, ci sono una serie di comprimari che comunque hanno una valore fondamentale per la riuscita della saga. Stiamo parlando, in particolar modo, di Winston e Charon, i due alleati del protagonista, rispettivamente interpretati da Ian McShane (American Gods, Game of Thrones) e Lance Reddick (Resident Evil, Fringe). Ebbene, proprio di recente, in un’intervista per The Hollywood Reporter (via Screen Rant), il regista ha raccontato la reazione di Reddick alla lettura del copione della pellicola. Vi avvisiamo che stiamo per fare degli SPOILER sul lungometraggio, quindi, se non l’avete visto, vi sconsigliamo di proseguire.

John Wick 4 è arrivato nelle sale italiane il 23 marzo 2023

John Wick - Cinematographe

Ebbene, all’interno di John Wick 4 sappiamo bene che il personaggio di Charon muore tragicamente (tra l’altro un destino beffardo considerando la scomparsa dell’attore qualche giorno a fa a soli 60 anni) e l’interprete non ha apprezzato molto tale aspetto, nonostante ha riconosciuto, a livello artistico, che tale leva era importante per l’efficacia del film stesso.

Ho passato dieci anni con Lance e Charon. Ma ho chiamato Lance dopo aver finito la sceneggiatura e ho detto: ‘Okay, guarda, questo sarà un po’ stridente, ma non voglio che tu pensi che io stia facendo una gag o una cosa tipo Game of Thrones dove ti stiamo solo uccidendo per stupire o qualcosa del genere. Accadrà nel primo atto, ti rovinerà la testa, avrai delle domande ma promettimi solo che leggerai tutto. Basta arrivare alla fine.’ E a suo merito, ha richiamato e ha detto: ‘Guarda, non posso dirti che lo adoro. Non posso dirti che non sono arrabbiato, ma posso dirti che non conosco un altro modo per rendere questo film così bello’. E ancora, quello era Lance. Era una parte così importante della saga e ne era parte integrante. Il Continental esiste con lui e Ian McShane. Quello era tutto il nostro gancio. Ma a suo merito, come artista e come creativo, ha capito che tutto comincia con la morte di Charon.

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