Jeffrey Epstein e i dettagli dei video hot con Bill Clinton, Donald Trump e molti altri nomi altisonanti intenti in rapporti sessuali

Si fanno sempre più torbide le acque in America. Ad anni di distanza dal suo suicidio, l’ingombrante figura di Jeffrey Epstein rischia di travolgere ancora una volta i ricchi d’America, stavolta con pesanti conseguenze. Infatti, soltanto poche settimane fa il tribunale ha disposto la desecretazione dei nomi implicato nella maxi-rete, rea di destare parecchio scalpore.

Sull’affarista Netflix aveva già indagato nel 2020, con il documentario Jeffrey Epstein: soldi, potere e perversione. Certi dettagli vengono, tuttavia, esclusivamente ora a galla. Che il caso coinvolgesse diversi nomi illustri era risaputo, d’altro canto si ignorava quanto in alto potessero arrivare i loschi traffici dell’uomo, in sinergia con l’ex fidanzata, Ghislaine Maxwell. Le ultime indiscrezioni sono scioccanti: principi, uomini d’affari ed ex presidenti sarebbero stati ricattati.

Jeffrey Epstein, torbidi retroscena: avrebbe ricattato Donald Trump e Bill Clinton con video hot

Jeffrey Epstien avrebbe ricattato con dei filmati sessuali Donald Trump e Bill Clinton - Cinematographe.it

Che il principe Andrea, fratello di Re Carlo III d’Inghilterra, fosse implicato era certo. Tra il membro della famiglia reale e Virginia Giuffre, tra le prime a parlare, è già stato sottoscritto un accordo extragiudiziale, ragion per cui Scotland Yard eviterà di procedere. Resta, invece, da scoprire la posizione di Bill Clinton e Richard Brenson. Stando alle informazioni riportate nei documenti ufficiali – si apprende dal Daily Mail – Jeffrey Epstein avrebbe realizzato dei veri e propri “filmati hot”, immagini “piccanti” a sfondo sessuale.

Le ultime dichiarazioni appartengono a Sarah Ransome, tra le accusatrici dell’imprenditore. Secondo la donna, Epstein stesso (attento a rimanere fuori dall’obiettivo) avrebbe ripreso Andrew, Clinton e Branson. Inoltre, in una mail del 2016, una fonte anonima avrebbe raccontato di frequenti incontri sessuali di Trump nell’abitazione di Epstein a New York. Inoltre, appellandosi al Quinto emendamento, Epstein avrebbe rifiutato sistematicamente di rispondere alle domande sulla presunta violenza sessuale perpetuata nei confronti di Giuffre.

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