Jared Leto parla della parte più difficile nell’interpretare Morbius

L'attore e cantante spiega cosa ci sia di difficile nell'interpretare questo ruolo in un film Sony/Marvel.

Il premio Oscar Jared Leto ha recentemente svelato qualcosa riguardo il suo lavoro in Morbius

Morbius è il personaggio che Jared Leto interpreta nello spinoff di Spider-Man. Il suo protagonista è un biochimico che diventa un vampiro. La pellicola, a causa della pandemia, ha visto la sua data di uscita posticipata due volte. Sony Pictures sta aspettando che le sale cinematografiche riaprano e il film ha una data di uscita fissata per gennaio 2022. Un anno che sembrano dieci, al momento…

In un’intervista per Variety, la classica Actor on Actors, presentata da Amazon Studios, Jared Leto parla dell’interpretare Morbius, il nemico di Spider-Man, che Sony spera possa ottenere al botteghino lo stesso successo di Venom del 2018.

È un grande film, divertente e pieno di azione.. Lui un dottore brillante, un ricercatore, che inizia cercando di trovare una cura per una malattia molto rara della quale soffre e che circa 1.000 altre persone nel mondo hanno. Ero interessato a questo ruolo perché il personaggio intraprende questo viaggio dalla morte e ritorno alla ricerca di una cura per questa malattia. E passa dal diventare incredibilmente sano a mostruoso. Una sorta di Dottor Jekyll e Mr. Hyde, che è, ovviamente, un classico.

Quando è diventato Morbius, Jared Leto ha detto di aver trovato la parte impegnativa, perché non era un personaggio “guidato” come alcune delle sue altre trasformazioni sullo schermo.

È stato difficile per me in qualche modo, perché non sono abituato a interpretare ruoli che sono vicini a quello che sono io, giorno dopo giorno. Il Dr. Michael Morbius è un po’ più vicino al modo in cui parlo e al modo in cui mi comporto rispetto ad altri personaggi che ho interpretato.

Alla domanda su come ci si senta a fare un film Marvel, risponde:

È una pentola a pressione. Hai un orologio che ticchetta. Sono film costosi. E così, tutte le decisioni e il tempo per prendere quelle decisioni sono un po’ più veloci da prendere e quindi può essere un po’ più stressante del solito. Penso che sia più comune con questi grandi film, non si inizia con una piccola sceneggiatura. Inizi con una speranza, un sogno e un’idea riguardo qualcosa. E tutti cercano di lavorare il più duramente possibile, in questo dato lasso di tempo, per rendere il prodotto il migliore possibile. E penso che sia la prima volta in assoluto che ho recitato in un grande film come questo in tutta la mia carriera, quindi era un territorio nuovo. Di solito mi nascondo nell’ombra.