James Mangold: “Ecco perché Logan è stato candidato agli Oscar”

Logan è diventato il primo cinecomic candidato agli Oscar nella categoria Miglior sceneggiatura non originale. Il regista e co-sceneggiatore del film James Mangold cerca di spiegarci come sia potuto succedere

Logan si basa sui personaggi, non sull’azione”, ecco perché – secondo il regista James Mangold, il suo film è stato candidato all’Oscar per la sceneggiatura

Logan è entrato nella storia per essere diventato il primo film a fumetti a ricevere una nomination all’Oscar per una sceneggiatura non originale. Il regista (e sceneggiatore) James Mangold rivela perché crede che il suo film, che rappresenta anche la sua prima nomination per gli Academy, sia stato anche solo preso in considerazione.

I film di fumetti non sono spesso considerati per gli Academy Awards, salvo un paio di eccezioni qua e là. Ma Logan ha davvero rotto gli schemi non solo iniziando una discussione sulla qualità della scrittura nei cinecomic, ma anche piazzandosi nella selezione finale. Quindi, cosa distingue Logan dalle legioni di film tratti dai fumetti che sono venuti prima di lui?

Mentre parlava con il Los Angeles Times, Mangold ha spiegato che è stata l’attenzione di Logan sul personaggio che l’ha aiutato a ottenere il suo riconoscimento rivoluzionario:

In questo film, ci siamo concentrati sul fare qualcosa di diverso: un film drammatico e basato sui personaggi, piuttosto che cercare di competere nella corsa agli armamenti dei film di fumetti… ‘Posso spendere più di te, posso far saltare in aria più cosa di te’. Volevamo realizzare un film che funzionasse sul motore dei personaggi e sulle emozioni.

Scegliendo di ignorare quelli che potrebbero sembrare degli standard per fare la maggior parte dei blockbuster di questi tempi, James Mangold e il suo team sono stati in grado di raccontare una storia dinamica e interessante che ha superato i parametri del Marvel Cinematic Universe o dei nuovi film della DC. Mangold ha raccontato una storia personale su un eroe anziano, che ha significato molto per gli appassionati di fumetti in tutto il mondo e l’Academy l’ha notato. Con l’aiuto di Michael Green e Scott Frank, Mangold ha scelto di raccontare una storia che contenesse la sostanza oltre lo stile e che potrebbe cambiare il modo in cui i cinecomic verranno realizzati in futuro. È decisamente cambiato il modo in cui gli spettatori li guardano, quindi perché non cambiare anche come vengono creati?

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