James Gunn rivela quali progetti DC sono già stati scritti

Da qualche tempo il famoso regista e sceneggiatore di Guardiani della Galassia, è diventato co-CEO di DC Studios insieme a Peter Safran.

James Gunn, sceneggiatore, regista, produttore e musicista americano è un personaggio che, nel corso del tempo, ha ottenuto sempre di più una reputazione splendente nello star system mondiale. I suoi inizi, forse, non sono così memorabili: all’inizio, infatti, lavorava a progetti di serie b che però gli hanno permesso di affinare le sue tecniche registiche e narrative fino ad arrivare al coinvolgimento in Guardiani della Galassia nel 2013. Ecco, a quel punto Kevin Feige ha deciso di scommettere su di lui e, da quel momento in poi, nulla è stato più lo stesso. Ebbene, dopo la sua lunga corsa con la saga di Guardiani della Galassia (terminata da qualche mese), l’autore è diventato co-CEO di DC Studios in compagnia del collega Peter Safran, avendo già tra l’altro curato due titoli DC ovvero Peacemaker (2022) e The Suicide Squad (2021).

James Gunn è entrato nell’MCU nel 2013, quando Kevin Feige lo ha coinvolto in Guardiani della Galassia

James Gunn; cinematographe.it

Allo stato attuale la DC è proprio in fase di cambiamento, con un piano rinnovatore decisamente rivoluzionario per il mondo supereroistico della Warner Bros. Nel 2025 dovrebbe partire tutto ufficialmente con Superman: Legacy ad aprire le danze. Purtroppo, però, ci sono in corso gli scioperi degli sceneggiatori e degli attori di Hollywood che stanno inevitabilmente rallentando il processo di produzione di alcuni progetti e proprio per questo motivo, di recente, un fan (come riportato da Heroic Hollywood) ha chiesto direttamente a James Gunn quali titoli, fino a questo momento, erano già stati scritti.

Purtroppo il film-maker ha spiegato che solamente Superman: Legacy (curato da lui personalmente) e Creature Commandos, la nuova serie animata che ha più di un tratto in comune con Suicide Squad, sono attualmente sono state scritte in maniera definitiva. Ciò significa che la maggior parte dei prodotti che deve ancora arrivare, purtroppo, a causa degli scioperi, è attualmente fermo.

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