James Gunn spiega perché, secondo lui, il cinema sta morendo

Il regista di Guardiani della Galassia, James Gunn, ha parlato del momento storico che il cinema sta vivendo, durante una sessione di “Q&A” su Instagram

Nel corso dei mesi, James Gunn non ha mai avuto problemi a parlare di tutto attraverso le sessioni di “domande e risposte” che prendono vita sul suo account Instagram. Già in passato ha rivelato alcuni interessanti retroscena riguardanti i suoi film, soprattutto Guardiani della Galassia, o anticipato dettagli relativi a film di prossima uscita.

Nelle scorse ore, il regista statunitense ha scelto di raccontare il suo punto di vista riguardo lo stato attuale del cinema. James Gunn ha spiegato come, secondo lui, alcuni generi cinematografici facciano più fatica ad arrivare al grande pubblico e che le persone scelgono di andare al cinema soprattutto per vedere film e generi che non sono davvero “cinema”:

Penso che il film commerciale di medio livello e i film indipendenti avranno momenti difficili da vedere nei cinema. La gente va a vedere film horror e film di spettacolo e forse alcune commedie nei cinema. Tutte e tre queste cose possono essere “cinema” ma in senso limitato.

Ovviamente, ciò che è cinema e cosa non lo è rappresenta una questione da tempo al centro di mille dibattiti ma è evidente il genere di film che domina costantemente il botteghino, basti pensare che nel 2019 ben sette dei primi dieci film al mondo appartenevano alla Disney. Gunn ha poi aggiunto:

Avrei voluto che gli studi cinematografici non avessero dato il via libera a determinati film senza che avessero una sceneggiatura di cui erano davvero contenti. La qualità dei film sarebbe immediatamente aumentata del 60%.

Sullo stesso argomento era già stato interpellato il regista di Doctor Strange, Scott Derrickson, un altro abituato a lavorare con il green screen. Derrickson aveva parlato dei rinvii forzati delle produzioni internazionali, causati dall’emergenza sanitaria:

Lo slittamento di tutte queste grandi date di rilascio aumenterà la loro qualità generale perché si avrà più tempo per la progettazione e lo sviluppo della sceneggiatura e della produzione. Blade Runner sembra così sorprendente perché Ridley Scott e il suo team hanno impiegato un anno gli scioperi WGA per perfezionare la grafica.

Già in passato, alcuni suoi colleghi come David Lynch e Martin Scorsese si erano sbilanciati su questo argomento. Il regista di The Irishman, in particolare, aveva puntato il dito contro i film Marvel, dichiarando che non rappresentano vero cinema.