Indiana Jones, Harrison Ford e il segreto dietro il cappello perfetto

In una simpatica intervista, l'attore ha svelato un dettaglio davvero sorprendente sul personaggio.

Indiana Jones è sicuramente uno dei personaggi più importanti della storia del cinema, una di quelle figure imprescindibili che ha cambiato la settima arte in maniera totalizzante. Tutto è cominciato nel 1981 con I predatori dell’arca perduta, un progetto che, come già accaduto con Guerre Stellari, era nato come un esperimento che poi, dato il grande successo di pubblico, è stato portato avanti, in questo caso con una saga che tra l’altro dovrebbe essersi conclusa con Indiana Jones e il Quadrante del Destino, da poco nelle sale. Il mitico Harrison Ford, dopo ben 15 anni, è ritornato in uno dei ruoli più importanti della sua carriera attoriale e, in una recente intervista, ha ripercorso dei momenti salienti legati proprio a questo franchise.

Indiana Jones e il Quadrante del Destino è arrivato nelle sale italiane il 28 giugno 2023

Indiana Jones e il Quadrante del Destino - Cinematographe

Proprio parlando con GQ, Harrison Ford ha raccontato dei dettagli molto interessanti legati proprio ad Indiana Jones e c’è n’è uno in particolare che ha veramente dell’incredibile e che è praticamente impossibile da indovinare. Ebbene, in un video dietro le quinte de I predatori dell’arca perduta, si vede chiaramente che alcuni assistenti, per tenere fermo il cappello di Indy, lo hanno fissato sul cuoio capelluto a Ford stesso, usando una spillatrice. A quel punto, l’attore stesso ha mostrato delle piccole cicatrici in testa, spiegando: “doveva essere fatto”.

Sicuramente una chicca insolita che non tutti conoscono sul franchise. Vi ricordiamo che Indiana Jones e il Quadrante del Destino è arrivato nelle sale italiane il 28 giugno 2023 con la produzione di Lucasfilm e Amblin Entertainment e anche la produzione esecutiva di Steven Spielberg e George Lucas. Il cast, invece, ha visto il coinvolgimento, tra gli altri, di Mads Mikkelsen, Phoebe Waller-Bridge, Boyd Holbrook, Antonio Banderas, John Rhys-Davies e molti altri ancora.

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Fonte: GQ