Indiana Jones e il Quadrante del Destino: il regista spiega un importante collegamento a I Predatori

Il lungometraggio, diretto da James Mangold, rappresenta l'epilogo per il personaggio incarnato da Harrison Ford.

Indiana Jones e il Quadrante del Destino è il recente film diretto da James Mangold (Logan – The Wolverine, Ford vs. Ferrari) che riporta sul grande schermo il leggendario avventuriero e archeologo, con cappello e frusta, per l’ultima volta al cinema. Anche Harrison Ford (Guerre Stellari, Blade Runner) più di una volta, ha ovviamente specificato che si tratta della sua ultima apparizione nei panni del leggendario creato da George Lucas e Steven Spielberg. Il progetto, che è stato presentato in anteprima dapprima al Festival di Cannes 2023 fuori concorso e (successivamente) al Taormina Film Fest, presenta diverse sorprese con tanti easter egg e riferimenti agli altri quattro film della saga, ma c’è un dettaglio davvero clamoroso che merita un approfondimento. Vi avvisiamo che stiamo per fare uno SPOILER sul film quindi, se non l’avete visto, non vi consigliamo di andare avanti.

Indiana Jones e il Quadrante del Destino è arrivato nelle sale italiane dal 28 giugno 2023

Indiana Jones e il quadrante del destino incassi cinematographe.it

Ebbene, nella parte finale di Indiana Jones e il Quadrante del Destino c’è il ritorno di una vecchia conoscenza del protagonista, ovvero Marion Ravenwood (che ha il volto di Karen Allen), fiamma di Indy apparsa per la prima volta all’interno de I predatori dell’arca perduta (1981) e successivamente anche ne Il regno del teschio di cristallo (2008) dove si sposa con Jones alla presenza del loro figlio. In una recente intervista di The Hollywood Reporter (via Screen Rant) proprio con Mangold, il regista ha spiegato al meglio questo dettaglio.

“Sì, Jez e John Henry [Butterworth] se ne sono inventati. Quando ci è venuta l’idea del ritorno di Marion alla fine, l’idea è venuta a Jez e John Henry abbastanza presto ed è stata piuttosto brillante. E l’abbiamo girato abbastanza presto, perché abbiamo girato le scene di Karen nel secondo o terzo mese di produzione, e il potere del suo arrivo è arrivato davvero. Voglio dire, è arrivato di più quando ho potuto vedere l’intero viaggio per arrivare a quella scena e riunire quei due. Ma Karen è venuta letteralmente sul set e ha lavorato due giorni. È atterrata ed è appena entrata, e la chimica tra lei e Harrison è stata, ovviamente, immediata. È qualcosa che avevano sviluppato nel corso di molti anni.”

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